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Manovra bocciata dai mercati: crolla Milano

La manovra economica varata dal governo a tempo di record non è piaciuta per nulla ai mercati. Un po' perché è insufficiente e poi perché iniqua e non risolve assolutamente nulla. Al di là dell'impoverimento ulteriore degli italiano.

Ieri, infatti, nella prima seduta dopo l'approvazione del provvedimento, Piazza Affari sprofonda, lasciando sul campo il 3,06%, mentre si impenna di nuovo lo spread tra il Btp decennale e il corrispettivo bund tedesco, schizzando a 332 punti, a sole quindici lunghezze dal record storico di 347 punti.

L'oro vola al nuovo record di 1.607,70 dollari l'oncia, confermandosi bene rifugio per eccellenza. L'euro va a picco contro la valuta elvetica, toccando il minimo storico a 1,1374 franchi e precipita a 1,4060 dollari da 1,4152 di venerdi' scorso nei confronti del biglietto verde.

Milano trascina affondo anche le altre piazze del Vecchio Continente: Londra e Francoforte perdono entrambe l'1,55%, Parigi il 2,04%, Madrid l'1,44%. I listini europei bruciano complessivamente 91,2 miliardi di euro di capitalizzazione in una sola seduta. 

Nemmeno l'esito degli stress test, che hanno visto solo otto istituti europei su 90 fallire le prove, e' riuscito a calmare i timori del mercato su un eventuale contagio della crisi ellenica a Italia e Spagna. Il differenziale di rendimento tra il Btp e il bund e' volato fino a 337 punti prima di ripiegare e archiviare la giornata a 332 punti base, col rendimento al 5,97%. La forbice tra i titoli di Stato decennali spagnoli e il bund si è allargata a 367 punti col premio di rendimento in rialzo al 6,32%. I tassi che devono pagare Roma e Madrid si avvicinano dunque pericolosamente al 7%, soglia considerata come "punto di non ritorno". Tra gli economisti è infatti opinione condivisa che oltre questo limite diventano insostenibili i costi per finanziarsi sui mercati. Grecia, Irlanda e Portogallo sono state costrette a chiedere aiuto alla comunita' internazionale nel momento in cui i premi di rendimento dei loro titoli di Stato a 10 anni hanno sfondato la barriera del 7%.

Su tutto ciò pesano le divisioni in seno alla Ue su come sciogliere il nodo Grecia, spiegano gli analisti, sottolineando che il mercato guarda con scetticismo al Summit straordinario dei 17 paesi dell'eurozona di giovedi' prossimo, che si annuncia come un'ultima spiaggia per trovare una soluzione credibile e definitiva alla crisi del debito di Atene. "Nonostante la crisi dei debiti sovrani sia entrata in una nuova fase, la Ue non è nemmeno vicina ad un accordo sul secondo salvataggio della Grecia e si è completamente all'oscuro sull'entita' del contributo dei privati a questo secondo pacchetto di aiuti", affermano. E sempre giovedi' ci sarà un test fondamentale per la tenuta dell'eurozona. Il Tesoro spagnolo collocherà sul mercato bond a 10 e 15 anni per un ammontare compreso tra 1,75 e 2,75 miliardi di euro.

Intanto dalla Germania l'ex cancelliere tedesco, e uno dei padri fondatori della moneta unica, Helmut Kohl dice: "Sono preoccupato per gli sviluppi in Europa e per l'euro".