Press "Enter" to skip to content

Inaugurata costruzione diga di Cumbidanovu (Orgosolo).

Sono state inaugurate stamane le operazioni di costruzione della diga di Cumbidanovu sull’alto Cedrino, nel territorio di Orgosolo, con i primi getti di calcestruzzo. Il presidente, Ugo Cappellacci, ha partecipato al taglio del nastro, con gli l'assessori dei Lavori pubblici Sebastiano Sannitu, del Turismo e dell'Agricoltura, Luigi Crisponi e Mariano Contu. "Oggi è un momento particolarmente lieto - ha detto il presidente - perché si dà il via a un'opera fondamentale dal punto di vista economico per tutto il territorio con ricadute decisive anche per altri settori del nostro sistema".

Il presidente Cappellacci, a margine di un lungo colloquio con il sindaco di Orgosolo, Dionigi Deledda, ha annunciato quindi l'avvio di un immediato confronto per lo sviluppo delle zone interne auspicando un coinvolgimento di tutti, a partire dalla politica, al di là degli steccati e degli schieramenti: "Dopo il via libera ai lavori di una importante infrastruttura materiale - ha continuato Cappellacci - adesso devono essere messi in campo altri fattori di carattere immateriale, le energie fondamentali per la realizzazione del nuovo modello di sviluppo per l’isola". L'assessore dei Lavori pubblici Sannitu ha sottolineato come la diga di Cumbidanovu sia un passaggio di un percorso più ampio che vedrà presto presto l’avvio dell'iter finale anche per altre infrastrutture, come la diga di Monti Nieddu nel Sulcis. "Quello della diga di Cumbidanovu ha proseguito Sannitu – è il più grande cantiere operativo in questo momento in Sardegna”. L’invaso consentirà di irrigare 2810 ettari di terreno agricolo nei comuni di Orgosolo, Oliena, Nuoro, Orune, Lula e Dorgali. Si tratta di una grande opera realizzata dal Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, frutto dell’altissima professionalità di progettisti e maestranze, uno dei più significativi lavori di ingegneria idraulica attualmente in esecuzione in Italia. L’intervento è realizzato con un importante impegno finanziario della Regione per complessivi 54.640.109 di euro.

La capacità totale dell’invaso sarà di 13,32 milioni di metri cubi, lo sviluppo del coronamento di 227 metri, l’altezza massima di 72 e il volume di calcestruzzo gettato sarà pari a 303.297 metri cubi. L’impianto, oltre a soddisfare le esigenze delle imprese agricole della zona votate soprattutto alla avicoltura e viticoltura, assicurerà anche una portata continua per gli usi industriali nel territorio di Nuoro e Oliena pari a 50 litri al secondo. Un’opera pubblica come questa è naturalmente una importante occasione di sviluppo sotto il profilo economico e occupazionale e rappresenterà, con il lago artificiale, una risorsa anche in ambito turistico. La diga di Cumbidanovu aggiungerà un tassello rilevante al sistema idrico multisettoriale della Sardegna, gestito dall’Ente  acque regionale e costituito da 32 sbarramenti, 850 chilometri di acquedotti, 210 chilometri di canali di trasporto, 47 impianti di sollevamento e 4 impianti per la produzione di energia. Un sistema oggi di fondamentale e decisiva importanza per l’isola.

Dai tempi in cui le dighe contribuivano a risolvere i problemi annosi e a rilanciare un’economia agricola profondamente condizionata dalla scarsezza della risorsa idrica, si sono fatti enormi passi in avanti. Con i sistemi di interconnessione tra invasi afferenti a bacini distanti anche decine di chilometri si può dire che sia sostanzialmente risolto il problema legato all’accumulo idrico e alla gestione delle emergenze.  Red