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Sanità, Liori: il 2010 rappresenta inversione di tendenza nella gestione dei conti

"Ho assistito per mesi all'esibizione di 'magie contabili', perciò, esibendo dati certificati, ho voluto dimostrare che il 2010 rappresenta un’inversione di tendenza nella gestione dei conti della sanità”. Lo ha detto l'assessore regionale della Sanità, Antonello Liori, durante la conferenza stampa di presentazione dei dati riferiti al costo della produzione della sanità in Sardegna.

“Si parla frequentemente, e spesso a sproposito, di sanità con troppe cifre esibite a caso, individuando nel sottoscritto, che ha ereditato il fallimento del Piano di rientro triennale 2007/09, il responsabile di chissà quale ulteriore ‘buco’ - ha proseguito l’assessore Liori –. Invece, proprio a partire dai costi della produzione (acquisto di beni e di servizi più costo del personale) si può evidenziare quello che è il miglior dato degli ultimi dieci anni: nel 2010, l'incremento di spesa è stato del 2,2%, in perfetta media nazionale. Il dato biennale del 4,3%, citato nella recente relazione della Corte dei Conti, scaturisce dall’andamento negativo del 2009, durante il quale fino a settembre hanno governato i direttori generali dell’era Dirindin (nelle due aziende ospedaliere universitarie addirittura fino a dicembre), con una percentuale di spesa ben oltre il 5%, come peraltro già era accaduto negli anni precedenti della Giunta Soru.

Invece, i commissari delle aziende sanitarie, nominati dalla Giunta Cappellacci, in poco più di tre mesi hanno potuto esclusivamente gestire la programmazione realizzata dai predecessori, cercando esclusivamente di contenere la spesa. Un importante risultato, nonostante fosse un anno di gestione commissariale, che non ha consentito un controllo severo e puntuale degli atti delle aziende, come invece sarà possibile d’ora in poi con i direttori generali recentemente nominati. Perciò, sono ottimista e mi attendo migliori risultati dai conti del 2011”.

“Tra i dati positivi del 2010 - ha sottolineato Liori - da annoverare anche il risparmio di circa 7 milioni di euro nella spesa per la mobilità sanitaria extra regione, che significa non solo meno disagi per i cittadini sardi, ma dimostra anche un buon livello di efficienza e di fiducia nella sanità isolana. Inoltre, i buoni risultati raggiunti nei tempi medi di pagamento ai fornitori. La Sardegna, nell’ultimo trimestre, ha il dato più significativo con una diminuzione da 247 a 188 giorni di media (-23,9%), positività desunta dai dati ufficiali elaborati da Farmindustria”.

“Ovviamente, non ci sono solo luci nella sanità isolana – ha concluso Liori –, la maggiore ombra è rappresentata dalla spesa farmaceutica, soprattutto quella ospedaliera, dove non siamo ancora riusciti a imprimere un adeguato miglioramento. Si tratta, comunque, di una criticità presente su scala nazionale, tanto che anche regioni virtuose, come la Lombardia, sono abbondantemente  al di sopra dell’obiettivo nazionale stabilito. Ciò nonostante, stiamo attuando alcune importanti iniziative che hanno come obiettivo minimo quello di una riduzione della spesa che ci riporti almeno in linea con l’attuale media nazionale”.