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Incendi provincia Olbia-Tempio – La Giunta provinciale riconosce lo stato di emergenza e chiede alla Regione un intervento immediato a sostegno delle aziende agricole distrutte dal fuoco

L’emergenza incendi  che ha colpito in questi giorni alcune parti della Gallura non può essere fronteggiata con i soli mezzi ordinari a disposizione dell’amministrazione. Per questo motivo la giunta provinciale presieduta da Fedele Sanciu, su proposta dell’assessore all’Ambiente Pietro Carzedda  oggi ha deliberato il riconoscimento dello stato di crisi formulando la richiesta alla Giunta Regionale di riconoscere a sua volta lo stato di emergenza e di adottare tutti gli interventi necessari per sostenere le imprese agricole distrutte dal fuoco.

“La piaga degli incendi arreca ogni anno danni incalcolabili al patrimonio naturale della Sardegna, devastando siti di enorme pregio ambientale e causando un immane depauperamento delle risorse dell'Isola; negli scorsi giorni alcuni territori, ed in particolar modo la Gallura, sono stati oggetto di vasti roghi, presumibilmente dolosi, con questa delibera stiamo adottando tutte le misure necessarie per tutelare il patrimonio ambientale e naturale e soprattutto, l'incolumità delle persone e la sicurezza delle comunità”, spiega il Presidente Sanciu.

A devastare le campagne di Olbia, Oschiri, Berchidda, Monti e Loiri Porto San Paolo  per un’estensione di circa 3mila (3000) ettari  è stata l’ondata di calore sviluppatasi a causa delle alte temperature e degli incendi verificatisi in particolare il 30 giugno e il 13 luglio.  Numerose imprese che si occupano di colture ed attività agricole specializzate hanno subito enormi danni assimilabili, per la portata, ad una calamità naturale.

“Sussistono i presupposti indicati dagli articoli  2 e 5 della legge 225 del 1992  relativi allo stato di crisi e allo stato di emergenza per questo ci si è mossi immediatamente , coinvolgendo con questa delibera la Regione ed in particolare l’assessorato all’Agricoltura che dovrebbe provvedere ad adottare una serie di misure per le imprese agricole”, spiega l’assessore all’Ambiente Pietro Carzedda.

In particolare emanare direttive per effettuare censimenti e valutazioni dei danni subiti dalle aziende, soprattutto nell’ambito delle colture foraggere specializzate, dei pascoli, dei boschi di sughera e leccio, dei vigneti, ma anche delle infrastrutture.

“Gli interventi di emergenza sono stati chiesti anche per garantire la sopravvivenza del bestiame, per il ripristino delle infrastrutture distrutte, per i danni causati ai vigneti dal vento di scirocco che anche per effetto degli incendi, ha raggiunto temperature altissime causando in molti casi perdita della produzione annuale e in altri la distruzione delle stesse vigne” conclude Carzedda.

Infine sono stati chiesti incentivi per l’estrazione del sughero “fiammato”  e per la “ceduazione” nei boschi attraversati dal fuoco per favorire così il riallaccio dei polloni e la tempestiva copertura dei terreni con specialità arboree che abbiano finalità produttive e di protezione dall’erosione.

La delibera della Giunta provinciale oltre che al Presidente Ugo Cappellacci e agli assessori all’Agricoltura e alla Difesa dell’Ambiente sarà inviata anche ai Sindaci dei comuni interessati dagli incendi e alle Organizzazioni di categoria.Red