Alla ripresa dei lavori, alle 10.47, la presidente Claudia Lombardo ha messo in votazione l’emendamento 150 (Steri) all’emendamento 89. Il testo è stato approvato con 35 voti favorevoli e 24 astenuti.
L’emendamento prevede che, fino all’espletamento dei concorsi pubblici la possibilità di attribuire le funzioni dirigenziali, e comunque per un tempo non superiore a due anni, a dipendenti di categoria D in possesso dei requisiti. Tale periodo – è stato specificato con un emendamento orale proposto da Gian Valerio Sanna (Pd) all’emendamento 150 non costituisce titolo valutabile per l’accesso alla carriera dirigenziale. Approvato anche l’emendamento 112 (Mario Diana e più), con 48 voti favorevoli, 2 contrari e 8 astenuti. Il testo modifica, all’interno del comma 9 dell’articolo 11, l’anno 2010 con l’anno 2011.
La presidente ha messo poi in votazione i commi dell’articolo 11: sono stati approvati il primo e il secondo. Bocciato, invece, il Comma 6, per il quale era stato chiesto il voto segreto, ma che l’assessore del Personale, Mario Floris, si era già detto d’accordo ad eliminare. L’Aula ha respinto il comma con 49 voti contrari, 11 favorevoli, 1 astenuto e 1 voto nullo.