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Carlo Sanjust (PdL): “I nostri ticket sanitari i più alti rispetto alle altre regioni. Urgente un tavolo di confronto con lo Stato”

«La Regione dovrà, da subito, richiedere l’apertura di un tavolo di confronto con lo Stato per definire, fra le altre cose relative alla manovra del Governo, soprattutto la questione che riguarda i ticket sanitari».

Lo dichiara Carlo Sanjust, consigliere regionale del PdL.

«In Sardegna, infatti, si paga la tariffa più alta fra i ticket regionali imposti dalla legge finanziaria nazionale del 2007 – spiega Sanjust - che prevedeva una quota fissa di 10 euro sulla ricetta di prestazione specialistica e una quota di 25 euro per le prestazioni di pronto soccorso ospedaliero in codice bianco».

«L’aumento del contributo alla spesa sanitaria in Sardegna avvenne con la delibera dell’ex assessore Nerina Dirindin – prosegue - che a febbraio 2007 sospese l’applicazione della quota fissa di 10 euro sulla ricetta di visita specialistica, elevando, però, il ticket da 36,15 a 46,15 euro. La stessa Dirindin, tenne ferma la quota di 25 euro per il pronto soccorso in codice bianco, ma introdusse il pagamento di 15 euro per gli interventi in codice verde. Tutto questo, venne fatto per garantire il gettito che, secondo la Finanziaria nazionale del 2007, doveva andare allo Stato».

«Il paradosso – precisa Sanjust - è che queste disposizioni normative sono tuttora vigenti nonostante, a livello nazionale, sia stata abrogata la quota sulle ricette, abolita in Sardegna, ma rientrata attraverso l’aumento del ticket, e ciò spiega come nella nostra Regione la partecipazione alla spesa sanitaria è la più alta in Italia».

«Il tavolo di confronto con lo Stato – conclude Sanjust – dovrà chiarire tutta la questione in considerazione del fatto che la manovra del Governo introduce nuovi ticket sanitari. Allora le cose sono due: la Sardegna dovrà abolire i ticket stabiliti dalla Giunta regionale; La Sardegna dovrà essere autorizzata a non recepire la parte della manovra del Governo relativamente alla parte sui ticket sanitari.

In Sardegna, infatti, non si può pagare il doppio per le prestazioni di servizio sanitario specialistico». Red

 

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