La seduta del Consiglio regionale è stata aperta dalla presidente on. Claudia Lombardo che ha messo in votazione l’ordine del giorno 1 (Porcu e più) sulla necessità di operare un definitivo rilancio delle iniziative riguardanti la riconversione turistica dell’Arcipelago di La Maddalena. Il documento è stato approvato con 59 voti favorevoli e un’astensione.
L’ordine del giorno impegna il presidente della Regione on. Ugo Cappellacci e la Giunta a: rendere pienamente operativo il Tavolo tecnico ed istituzionale presso la Presidenza della Regione al fine di operare una ricognizione delle questioni aperte; operare un migliore coordinamento e rilancio delle iniziative riguardanti la riconversione turistica de La Maddalena; operare per il superamento dei contrasti e dei problemi relativi ai rapporti Stato-Regione in materia. In particolare, si sollecitano il Governo e il Ministero dell’Ambiente a facilitare lo sblocco delle bonifiche in modo da avviare immediatamente la creazione e la gestione del polo ricettivo e cantieristico dell’ex Arsenale. Inoltre, la Regione chiede che la Regione e il comune siano maggiormente coinvolti nella gestione del Parco nazionale. Parallelamente si conferma l’assoluta contrarietà della Regione ad ogni opera militare che non fosse già prevista dagli accordi seguiti allo smantellamento della base americana. Piuttosto occorre agire per ottenere un’ulteriore riduzione del carico delle servitù oggi esistenti. L’ordine del giorno chiede che si identifichino con precisione le risorse finanziarie già erogate e quelle che il Governo deve rendere disponibili per il completamento di tutte le opere collaterali al G8 e di quelle connesse con la riconversione turistica delle strutture cedute dal demanio militare. Si intende poi promuovere ogni accordo finalizzato alla creazione e al potenziamento del Polo di alta formazione dedicato alle Scienze del mare.
Il documento approvato dall’Assemblea, infine, sollecita di: richiedere alla Mita Resort la presentazione di un piano industriale e di promozione turistica che riveda gli aspetti eccessivamente penalizzanti per la Regione; esperire con urgenza il bando per il completamento delle opere e per la gestione dell’ex Ospedale militare; far applicare le norme che prevedevano l’inserimento dell’arcipelago maddalenino tra le aree di crisi bisognose di un apposito piano di sviluppo locale
Discussione disegno di legge 71/A Norme in materia di organizzazione e personale
Luciano Uras (Sel-Comunisti-Indipendentistas) osserva, in generale, di non ritenere utile la soppressione della struttura Enpi (Programma Bacino del Mediterraneo - strumento europeo di vicinato e partenariato), che ora la maggioranza vorrebbe cancellare nonostante le ricadute negative sul piano economico-finanziario. Fra le tante strutture da sopprimere, sostiene, c’è la possibilità di scegliere meglio. Ricorda inoltre che le direzioni generali di primo livello sono istituite per legge e quella del personale, in particolare, ha seguito questo iter. Al suo interno, spiega, ha sette servizi, la struttura più grossa della regione, anche rispetto ad assessorati con ben maggiori responsabilità e carichi di lavoro, e 120/130 dipendenti. In 13 anni avrebbe dovuto creare una enorme efficienza, invece ha ottenuto risultati molto scadenti sotto ogni profilo”. Anziché pensare all’apparato della regione, ha concluso, bisogna pensare più ai sardi.
Giulio Steri, capogruppo dell’Udc-Fli, sintetizzando il contenuto di alcune interlocuzioni fra i gruppi, annuncia il ritiro dell’emendamento soppressivo. Rimane da esaminare, quindi, solo quello a firma dei Riformatori.
Franco Cuccureddu (Misto) definisce quello Enpi uno dei servizi di maggior prestigio, e riconosce che l’attribuzione alla Regione della gestione della struttura è un successo che, con onestà intellettuale, va attribuito alla precedente amministrazione. Oggi, ha continuato, dopo la primavera del nord Africa l’area mediterranea torna all’attenzione delle politiche europee. Piuttosto c’è un modello organizzativo ancora è incompleto che fa dipendere la struttura da altri settori della giunta regionale anche per le cose minute. Fra queste anomalie, secondo Cuccureddu, c’è il caso estremo del responsabile di servizio che deve pronunciarsi sul progetto del proprio dirigente di riferimento. Al momento, inoltre, la situazione è che l’ufficio non può rendicontare e non ha una direzione generale, mentre gli stipendi sono coperte al 40% dall’Unione europea. In questa fase, ha concluso, si sta andando verso il rinnovo del soggetto gestore, con la Sardegna che dovrà confrontarsi con le candidature di Malta Cipro, Catalogna e Sicilia, mentre la commissione Ue ha proposto un incremento di risorse di 26 milioni. Il nuovo soggetto, insomma, avrebbe un ruolo propulsivo in un processo di grande cambiamento.
Renato Soru (Pd) ha esordito ricordando all’Assemblea che sulla legge in esame da “molti” era giunta la richiesta che venisse accantonata perché non risponde alle esigenze della riorganizzazione della regione. E l’articolo 11, oggi in discussione, può essere considerato il simbolo di questa mancanza. Soru lo ha definito un vagone perché ha spiegato discute una pletora di norme sulle stabilizzazione e su cose che io mi ostino a chiamare favori. Insomma, per l’ex presidente delle regione ci si occupa con molta disinvoltura di provvedimenti che qualcuno sarà chiamato a pagare in futuro.
In merito all’Enpi (European Neighbourhood and Partnership Instrument) un ufficio importante, di una regione che per una volta ha visto riconosciuta una sua competenza dall’Unione europea, Soru si è detto contrario all’ipotesi di istituire al suo interno una dirigenza generale, perché ha motivato ha svolto bene il suo ruolo senza averne una e “credo che non sia il momento di fare cortesie a nessuno istituendola.”
In risposta alle critiche mosse da Luciano Uras sui costi della macchina regionale, ha prima chiesto al consigliere di Sel di non generalizzare perché, dati alla mano, durante la sua presidenza la pianta organica della Regione è stata diminuita del 30%, recuperando addirittura in efficienza.
Ha quindi ricordato che il provvedimento in esame porterà a spendere 13 milioni annui in più, nonostante la situazione attuale sia quella di una Regione che non ha risorse e non le ha sapute difendere, e le sperpera fuori da ogni contesto e da ogni analisi. Ha concluso ricordando all’Aula che se si metterà al centro del dibattito ciò che è utile per la Sardegna, sarà facile trovare una sintesi nella discussione degli emendamenti.
La parola è poi passata alla Giunta regionale con l’assessore agli Affari generali e al Personale, Mario Floris, che ha subito precisato che la direzione generale del personale è stata istituita con la legge 31 e ratificata con provvedimenti generali per stabilire i settori e i servizi, rispettivamente 5 e 16, con in totale non più di 100 unità. Secondo Floris l’articolo 11 è utile per definire il rapporto tra poteri autonomistici e nazionali, ed evitare che questi configgano. Un altro rapporto da definire è quello tra politica e amministrazione. La sfera gestionale, che riguarda l’applicazione delle singole norme - ha spiegato - e ciò che crea i maggiori problemi di natura interpretativa alla classe dirigente regionale. Capisco - ha continuato - chi scrive le leggi, ma l’interpretazione dei funzionari segue i canoni interpretativi giurisprudenziali di cui i responsabili rispondono legalmente.
E' quindi necessaria una riforma organica del personale, attraverso "norme di attuazione e coordinamento, che possano ridurre la discrezionalità da parte dell’amministrazione regionale, ma allo stesso tempo semplificare leggi che, a volte - ha detto Floris sono dei trattati, che rendono difficile ai funzionari "muoversi tra quei meandri. In merito all’istituzione di una dirigenza all’Enpi, ha chiarito che si tratta in realtà di “attribuire il livello dirigenziale generale all’ufficio, ma si valutano anche altre possibilità nell’ottica di una legittimazione internazionale.
L’art. 1 sexies è stato approvato con 38 voti favorevoli e 26 astensioni.
La presidente Lombardo ha concluso la seduta alla luce della necessità di approfondimenti sollecitata da alcuni gruppi. I lavori riprenderanno alle ore 16. Red-com