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Manovra: intesa con le opposizioni.

Dovrebbe arrivare entro le 14 di giovedi' il via libera dell'Aula del Senato alla manovra. Nel caso in cui il Governo decidesse di porre il voto di fiducia si
rinuncerà alla discussione generale e si passerà direttamente alle dichiarazioni di voto. E' questa la tempistica definita nel corso del vertice tra il presidente del Senato, Renato Schifani, il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, il titolare della Semplificazione, Roberto Calderoli, e i capigruppo di maggioranza e opposizione al Senato. A riferirlo è stato il presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, lasciando lo studio di Schifani dove si è tenuta la riunione.

Le opposizioni hanno dato la loro disponibilità a far approvare la manovra alla Camera entro venerdì. La decisione è stata comunicata da Dario Franceschini al termine di una riunione tra Pd, Idv, Udc, Fli, Api, Mpa e liberaldemocratici.

"Considerata la gravita' del momento e raccogliendo l'appello del Presidente della Repubblica, fermo restando il giudizio negativo sulla manovra e l'azione emendativa, siamo disponibili a far concludere la votazione della manovra entro venerdì, per consentire al nostro Paese di presentarsi nelle annunciate sedi internazionali e all'apertura dei mercati con le norme già approvate", ha detto Franceschini leggendo un comunicato congiunto ai giornalisti.

Accanto a Franceschini, nella sala stampa della Camera, c'erano Lorenzo Cesa (Udc), Massimo Donadi (Idv), Italo Bocchino (Fli), Pino Pisicchio (Api), Roberto Commercio (Mpa), Daniela Melchiorre (liberaldemocratici) e Giorgio La Malfa.

Il ministro Tremonti ha accolto alcuni emendamenti alla manovra proposti dalle opposizioni riguardanti tra l'altro le indicizzazioni delle pensioni, la progressivita' del bollo sui depositi titoli e la norma sull'ammortamento per le societa' concessionarie. Lo ha riferito la capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro, al termine dell'incontro tra il ministro dell'Economia e le opposizioni.

Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha ringraziato le opposizioni per "il senso dello Stato" dimostrato proponendo un'approvazione rapida della manovra. Il ringraziamento e' avvenuto durante l'incontro svoltosi in Senato con i capigruppo di Udc, Idv e Pd. Il ministro, raccontano alcuni partecipanti alla riunione, è parso visibilmente stanco, e ha confessato di non dormire da due giorni. Le opposizioni hanno sottolineato però che la loro disponibilità è dipesa solo dall'appello rivolto dal presidente Napolitano alla coesione. Tanto i rappresentanti del Pd, quanto quelli dell'Idv e dell'Udc hanno ribadito le critiche nel merito della finanziaria, e hanno sottolineato che un iter cosi' accelerato senza discussione non verra' piu' accettato.

"Si, è positiva" l'intesa trovata con le opposizioni sulla manovra. Lo ha detto il leader della Lega, Umberto Bossi, lasciando Montecitorio.