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Draghi: altri tagli o più tasse

"Se non si incide anche su altri voci di spesa, il ricorso alla delega fiscale e assistenziale per completare la manovra nel 2013-2014 non potra però evitare un aumento delle imposte". Così Mario Draghi, governatore della Banca d'Italia all'assemblea dell'Abi.

"Occorre definire in tempi rapidissimi il contenuto delle misure ulteriori volte a conseguire il pareggio di bilancio nel 2014. a questo soprattutto guardano i mercati". A dirlo e' il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, nel suo intervento all'assemblea dell'Abi.

Il miglioramento della redditività delle banche italiane è "incoraggiante" e "potra' proseguire nei prossimi mesi" ha detto Draghi, ricordando che nel primo trimestre 2011 la reddivita' dei primi cinque gruppi bancari e' leggermente cresciuta sul 2010 con un rendimento del capitale passato dal 3,0 al 3,4%.

"La Banca d'Italia - prosegue Draghi - continua a richiedere alle banche di mantenere posizioni di liquidita' equilibrate", una politica che "resta necessaria di fronte all'ostinata instabilita' de mercati".

Occorre "dare certezza al processo con cui si gestiscono le crisi sovrane" afferma Draghi. Nel gestire le crisi occorre "definire con chiarezza gli obiettivi politici, il disegno degli strumenti, l'ammontare delle risorse".

Un passo necessario "per assicurare la stabilita' dell'area e della sua moneta". Draghi ha ricordato che i premi di rendimento sui titoli sovrani rispetto al bund tedesco "sono rimasti a lungo su livelli modesti e i tassi praticati dalle banche hanno riflesso la credibilita' di cui govedano i titoli pubblici dei PAesi dell'euro". 

Oggi, tuttavia - spiega Draghi - "non è e non sarà più cosi': la solvibilità degli Stati sovrani non è piu' un fatto acquisito ma va guadagnata sul campo con una crescita alta e sostenibile", possibile solo con i conti in ordine".

"Il decreto per il pareggio di bilancio sarà rafforzato su tutto il quadriennio e approvato entro venerdi"'. Lo ha affermato il ministro dell'economia Giulio Tremonti all'assemblea dell'Abi. 

Il problema del balzo dei premi di rendimento e' un problema "non del singolo Stato, ma della struttura complessiva" dell'Europa, ha detto il ministro dell'Economia.

"In questo momento abbiamo sotto pressione più o meno il 40% d'Europa" ha aggiunto Tremonti riferendosi al balzo dei premi di rendimento. 

"Tutto quello che ha causato la crisi è ancora presente, niente di quello che doveva essere fatto è stato fatto", precisando che tutto ciò che ha caratterizzato la crisi "è ancora tra di noi ed è anche peggio".

L'amministratore delegato di Fiat Sergio Marchionne di dice preoccupato per l'attuale situazione sui mercati. "Si'. Il sistema e' a rischio - ha risposto a una
domanda a riguardo - si tratta si una questione seria che non cessera' se i leader europei non troveranno delle soluzioni tra tutte le parti coinvolte". Il numero uno del Lingotto ne ha parlato arrivando a un incontro alla camera di commercio svizzero americana di Zurigo.

L'Abi chiede "l'approvazione della manovra correttiva" in tempi rapidi "più che mai" per dimostrare che il "paese sia unito, capace di fare i sacrifici necessari". E' quanto afferma il presidente dell'associazione bancaria Giuseppe Mussari nel suo intervento all'assemblea annuale, secondo cui anche l'Europa deve dimostrare "coesione" e dare "ai mercati un segnale fermo di unita' politica ed economica".