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Assemblea Scuola Pubblica organizzata dal Comitato precari scuola Cagliari.

Ieri, 12 luglio 2011, si è svolta presso la sala polifunzionale di Monteclaro a Cagliari, un' assemblea pubblica per discutere della drammatica situazione della scuola sarda a causa di una riforma scolastica che di fatto non tutela il diritto allo studio e non garantisce un' equa ed efficiente distribuzione del servizio di istruzione sul territorio. L'assemblea organizzata dal Comitato precari scuola Cagliari e patrocinata dalle tre province di Cagliari, Medio Campidano e Carbonia e Iglesias ha avuto una larga partecipazione, presenti numerosi sindaci e rappresentanti delle amministrazioni locali, rappresentanti di comitati dei genitori e numerose associazioni a cui rinnoviamo il nostro ringraziamento.

Dall'incontro emerge il quadro devastante di tagli operati ai danni della scuola pubblica sarda , conseguenti all'applicazione della normativa della riforma scolastica negli ultimi tre anni. 125. 620 lavoratori della scuola tra docenti e ATA, i perdenti posto. I dati sono stati aggiornati al 2011 con riferimento agli organici di diritto in attesa di conoscere gli organici di fatto per il prossimo anno scolastico. E ancora, i dati relativi al dimensionamento scolastico: già 9 gli accorpamenti di scuole e 3 le scuole chiuse. I tagli indiscriminati degli organici comporteranno la chiusura dei corsi serali ( i cui organici sono stati tagliati del 70%) e un'ulteriore riduzione delle ore di sostegno per gli studenti diversamente abili. Allarme e preoccupazione nella provincia di Cagliari per questo ulteriore taglio di organici e per la chiusura di numerose classi dei corsi serali e in diversi istituti di istruzione secondaria di secondo grado, tagli che ostacolano la politica strategica di autonomia nella formazione degli adulti che la Provincia intendeva attuare in linea con le indicazioni dell'Unione Europea . La situazione risulta gravissima anche per la provincia di Carbonia Iglesias che si vede chiudere numerose classi dell' Istituto Alberghiero.

I rappresentanti del coordinamento scuole serali hanno sottolineato il grave danno sociale che comporterà la chiusura delle scuole serali. Il coordinamento porterà avanti numerosi ricorsi al TAR e altre iniziative per dare risonanza a una distruzione della scuola, ancora invisibile e coperta da un grave silenzio mediatico.

I rappresentanti sindacali di Flc Cgil e Cobas, presenti in assemblea con i loro rappresentanti e le amministrazioni degli enti locali hanno offerto massima disponibilità per un'azione unitaria e compatta contro l'applicazione del piano ministeriale che colpisce così pesantemente il nostro territorio.

Dura la voce dei rappresentanti del Sarcidano e della Barbagia di Seulo che si oppongono alla chiusura delle scuole nei loro comuni, alle pluriclassi e al disagio che devono sopportare i bambini pendolari. Un'assenza dello Stato che obbliga i piccoli comuni a ricorrere alle risorse locali per coprire le spese dei trasporti, ma anche pagare personale per rendere possibile la vigilanza e quindi l'apertura della scuola.

Dall'assemblea è emersa l'esigenza unitaria di opporsi alla politica ministeriale dei tagli che di fatto significa progressivo smantellamento della scuola pubblica. Le diverse parti coinvolte hanno accolto la proposta del Comitato precari scuola Cagliari che si articola nei seguenti tre punti: gli enti locali si impegnano nella difesa della scuola nel loro territorio, facendosi promotori anche di una class action contro i tagli; gli enti locali non devono e non possono sostituirsi allo Stato che deve farsi carico del servizio d'istruzione; gli enti locali si impegnano a vigilare e tutelate le norme di sicurezza nelle scuole, nella cui violazione spesso vengono operati accorpamenti e create classi sovra numero.

Seguirà in questi giorni la scrittura di  un documento unitario sottoscritto dai comitati, dalle associazioni e dagli amministratori. Inoltre a breve termine pensiamo a una grande manifestazione unitaria in difesa della scuola pubblica sarda. Com