Ancora un luogo di grande suggestione e straordinario valore storico lungo la rotta di “!50”, il giro di Sardegna in musica con cui Paolo Fresu festeggia (dal 12 del mese scorso e fino a domenica 31 luglio) i suoi primi cinquant'anni: un concerto per ogni candelina, il viaggio nell'isola del trombettista bechiddese domani (mercoledì 13) arriva infatti al Tempio di Antas, nei pressi di Fluminimaggiore (Provincia di Carbonia-Iglesias), cornice eccezionale per una serata di musica che si annuncia altrettanto eccezionale. Al centro dei riflettori, a partire dalle ore 21:30 e con ingresso libero, un super gruppo con un poker d'assi della tromba in prima linea – oltre a Fresu, Enrico Rava, l'americano Dave Douglas e l'israeliano Avishai Cohen (omonimo del noto contrabbassista) –, un pianista del calibro di Uri Caine, Linda Oh al contrabbasso e Clarence Pennalla batteria.
Si tratta in pratica del progetto Tea for 3 guidato da Dave Douglas, qui in versione allargata con la partecipazione di Paolo Fresu (e per questa sola tappa sarda ribattezzato dunque Tea for 4), che, sbarcato in Europa nei giorni scorsi, è impegnato in una fitta tournée di undici concerti nell'arco di tredici giorni. Ed è un progetto che lega in parte la sua stessa origine proprio a Paolo Fresu e alla Sardegna.
Jazzista fra i più prolifici e originali della generazione nata negli anni Sessanta, Dave Douglas fu infatti invitato lo scorso agosto a Nuoro dal suo collega sardo per tenere una masterclass nell'ambito dell'annuale appuntamento con il Seminario jazz che Paolo Fresu dirige nel capoluogo barbaricino da ventitré anni. Oltre all'impegno didattico, Douglas era atteso anche da un concerto al Teatro Eliseo di Nuoro. Per l'occasione il trombettista americano tirò fuori dal cassetto un vecchio sogno, una partitura per tre trombe soliste e gruppo, che volle condividere con Enrico Rava e Paolo Fresu: due colleghi di strumento italiani che l'americano ha spesso citato fra i punti di riferimento della sua musica, ma con cui fino ad allora aveva avuto occasione di collaborare solo saltuariamente e in modo indiretto.
Il concerto fu un successo e per Dave Douglas segnò evidentemente lo spunto per questo progetto che ora, sotto l'insegna di Tea for 3, gira l'Europa con un organico in gran parte diverso nei nomi da quel debutto nuorese (dove l'ossatura era composta dal quintetto “storico” di Paolo Fresu), ma con lo stesso impianto strumentale e un repertorio di composizioni originali scritte appositamente da Dave Douglas. Jazz moderno, lirico, emozionante, capace di esaltare le voci individuali di ciascuno degli straordinari musicisti, che il pubblico potrà applaudire domani sera (mercoledì 13) nel concerto presentato ad Antas con la collaborazione della Provincia di Carbonia-Iglesias, del Parco Geominerario, dell'associazione culturale Muntangia e dell'associazione turistica Start1 di Fluminimaggiore.
Collocato in una suggestiva valle, il sito di Antas è stato luogo di abitazione e di culto fin dal periodo nuragico. Sormontato da una iscrizione che conferma l'adorazione al dio Sardus Pater Babay, il tempio, in stile tetrastile, risale al terzo secolo avanti Cristo, nel periodo dell'imperatore Caracalla. Sotto il tempio romano sono ancora visibili i resti del luogo di culto cartaginese datati 500 A.C. Antas è facilmente raggiungibile dalla SS 126 da Iglesias o Arbus oppure dalla S.P. 83 che si innesta sulla 126 per chi viene da Buggerru. Lo spazio destinato al concerto è quello ampio (circa 4.000 mq) antistante il tempio.
Giovedì (14 luglio), per la sua trentatreesima tappa, “!50” si ferma a Mandas, a poco più di cinquanta chilometri da Cagliari, storica stazione di smistamento del trenino che ancora oggi percorre angoli remoti e selvaggi della Sardegna, e che nel 1921 incantò anche lo scrittore viaggiatore David Herbert Lawrence, il quale ne parlò nel suo libro "Sea and Sardinia". Nel cortile dell'ex Convento, alle 21.30, Paolo Fresu (tromba, flicorno e effetti) incontra il “gastrofilosofo” e narratore Don Pasta, ideatore del motto "Se hai un problema... aggiungi l'olio", per una serata all'insegna del Food Sound System, un progetto multimediale - che coinvolge anche Raffaele Casarano (sax, elettronica) e Marco Bardoscia (basso, effetti) - in cui si mescolano cucina, musica, racconto popolare e immagini. Com