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Dal 12 luglio al 20 agosto l’Aeroporto di Olbia ospita il progetto di promozione “Time in Jazz: una terra in musica”.

Dal 12 luglio al 20 agosto, Time in Jazz dà il benvenuto ai visitatori in transito all'Aeroporto Olbia-Costa Smeralda, principale porta d'accesso della Sardegna del nord, con“Time in Jazz: una terra in musica”, un'iniziativa promozionale collegata alla ventiquattresima edizione del festival diretto da Paolo Fresu, in programma dal 9 al 18 agosto. 

Proseguendo il suo percorso all'insegna dei quattro elementi naturali, il festival quest'anno sceglie come spunto tematico l'elemento terra. Ed è proprio dal binomio tra Terra e Musica che nasce questo progetto, realizzato in collaborazione con l'Agenzia Governativa Regionale Sardegna Promozione e la Geasar (società di gestione dell'aeroporto di Olbia), con l'intento di promuovere e raccontare il festival e il territorio che lo accoglie: il paese di Berchidda (OT),  vero epicentro della manifestazione, e gli altri centri del nord Sardegna in cui i concerti faranno tappa di volta in volta fra boschi, chiesette di campagna, spazi di particolare significato storico o naturalistico o rappresentativi del tessuto socio-culturale locale: Cheremule, Codrongianos, Ittireddu, Mores, Olbia, Oschiri, Osilo, Ozieri, Pattada, Sassari, Sorso Telti, Tempio Pausania, Tula. 

Sarà la scoperta di questi luoghi, con le loro risorse naturali e culturali, le realtà produttive agro-alimentari e artigianali che li caratterizzano, l'obiettivo di “Una terra in musica”, percorso visivo e sensoriale fatto di mostre, installazioni audiovisive, degustazioni, incontri e stand informativi, che offriranno al visitatore un'anticipazione dei colori e delle atmosfere del prossimo festival Time in Jazz.

La Geasar – società di gestione dell’Aeroporto di Olbia, conferma il suo impegno nella valorizzazione di arte, cultura e territorio. Il progetto dell’edizione di questo anno del Festival Time in Jazz “Terra” rappresenta un’altra buona occasione per l’azienda di dialogare con partners di grande respiro internazionale e di collaborare, allo stesso tempo con un ruolo attivo, con le risorse locali.

Negli spazi dell'aeroporto è allestito uno stand informativo, dove sarà possibile documentarsi sul festival e sui quindici comuni che lo ospiteranno, con una particolare attenzione per il territorio, le curiosità e le informazioni di carattere storico, archeologico, culturale ed enogastronomico.

L'infopoint ospita anche un bookshop con pubblicazioni sulla musica, edite dalle stesse case editrici e librerie che saranno presenti al festival di Berchidda. A disposizione del pubblico, inoltre, delle postazioni d'ascolto, in cui sarà possibile ingannare il tempo dell'attesa in aeroporto in compagnia delle migliori produzioni discografiche di questi ventiquattro anni di Time in Jazz.

Anticipazioni del festival, dei suoi scenari e dei progetti artistici di questa nuova edizione saranno offerte anche da Preview, un percorso in cui le sagome di alcuni dei protagonisti di Time in Jazz accoglieranno i passeggeri nella sala arrivi dell’aeroporto, ricreando una passerella di artisti e luoghi suggestivi, e da Mappe sonore, un itinerario per immagini tracciato sul pavimento dell'aeroporto, che racconta l'evento attraverso gli scatti del fotografo Roberto Cifarelli. Saranno invece le fotografie in grande formato di Terramusica a evocare i luoghi del festival, attraverso dettagli e vedute dei quindici paesi che ospiteranno l'evento.

Lo stretto legame di Time in Jazz col territorio non poteva sicuramente trascurare l'aspetto delle tradizioni e del patrimonio culturale, rappresentati in questo contesto da due mostre. Una,Sonos, offre una lettura inusuale e affascinante della storia degli strumenti più rappresentativi della tradizione musicale sarda, attraverso un percorso espositivo multimediale che racconta le possibilità sonore e armoniche dei pezzi in mostra. L'altra, Panis, è invece una passerella di immagini allestita sui tavoli di alcuni punti di ristoro dell'aeroporto, a illustrare una delle tradizioni più antiche e significative della cultura isolana: l'arte del pane tra simboli arcaici e rituali, memoria di una cultura materiale antica, custodita e tramandata nei secoli.

I sapori ed i profumi dei cibi sardi sono un tassello immancabile in un viaggio alla scoperta dell'isola: per questo, i comuni di “Una terra in musica” hanno scelto il meglio della produzione enogastronomica locale per accogliere i visitatori in aeroporto, attraverso i “Percorsi del gusto”, un ciclo di degustazioni guidate e a numero chiuso, che darà a quanti lo desiderino la possibilità di apprezzare le eccellenze del territorio nel campo della produzione di vini, pane, salumi, formaggi e miele, realizzati secondo la tradizione locale. Presso lo stand di “una Terra in Musica” sarà possibile raccogliere informazioni sull’iniziativa e conoscere il calendario delle degustazioni in programma. Red