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F1 – Gran premio di Silverstone

Cambiano le regole e cambiano di colpo i valori in campo. Così oggi al Gp di Silverstone abbiamo assistito non ad una vittoria ma ad un trionfo della Ferrari, con Alonso che si prende il lusso di andare in testa, staccare via via Vettel e poi tagliare il traguardo con 16 secondi di distacco. Una cosa incredibile e inimmaginabile fino a qualche giorno fa perché questa - va ricordato - non è stata una vittoria "di fortuna", "di pilota" ma "di macchina". Una vittoria determinata da una Ferrari nettamente più forte della Red Bull. 

Certo, poi un aiutino è arrivato dai box del team inglese che hanno fatto un po' di confusione attardando Vettel, ma in altre gare (a voi la scelta, una qualsiasi di questa stagione) Sebastian non ci avrebbe messo nulla ad agguantare, sorpassare ed umiliare Alonso. E invece no. Vettel non solo non ce l'ha fatta a recuperare il piccolo distacco ma, con il passare degli ultimi giri, ha accumulato ulteriore ritardo.

Insomma un colpo di scena per il campionato e per un cambio di regole (il divieto degli scarichi che 'soffiano' gas caldi sugli alettoni) che pochi immaginavano potessero avere conseguenze tanto disastrose per la Red Bull. E questo nonostante le dichiarazioni di Chris Horner, team principal della scuderia inglese ("abbiamo costruito la macchina sugli scarichi soffiati, per noi è uno smacco"): la F1 ormai è un ambiente di piagnoni, dove tutti si lamentano di tutto e quindi dove ormai nessuno dà peso alle varie dichiarazioni.

D'altra parte la gara oggi era partita come al solito e nulla lasciava prevedere il trionfo Ferrari. Vettel infatti beffa Webber (tanto per cambiare e va in testa), martella a colpi  di giri veloci e accumula un distacco record. Hamilton fa il fenomeno sulla pista mezza bagnata. Ma già dal fatto che Webber si ritrova la rossa di Alonso negli specchietti e lotta con lui per la seconda posizione si capisce che qualcosa è cambiato. L'asfalto si asciuga progressivamente e comincia il pellegrinaggio ai box per montare le gomme morbide. Il pitstop crea problemi alla Ferrari. Mentre la coppia Red Bull marcia spedita davanti, le rosse faticano a mandare le gomme in temperatura e perdono i duelli diretti con le McLaren: Alonso cede il terzo posto a Hamilton, Massa lascia il quinto a Button. Tutto come al solito? Non proprio: con il terzo pit stop si creano le condizioni reali di pista asciutta e le Ferrari si dimostrano imprendibili, con Alonso che rifila un secondo al giro a Vettel e i meccanici dai box che si danno i pizzichi per capire se sono svegli o stanno sognando.

Per il resto alle spalle della Red Bull oggi ci poteva essere Massa (aveva una macchina più veloce) ma alla fine si è piazzato quarto Hamilton che proprio all'ultima curva ha beffato Massa con la stoffa del consumato campione. Sesto Rosberg (Mercedes) e a punti anche Perez (Sauber), Heidfeld (Renault), Schumacher (Mercedes) e, decimo, Alguersuari (Toro Rosso).

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