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Arrestate dagli agenti della Polizia di Stato due pregiudicate siciliane per furto aggravato in concorso tra loro

Gli agenti della Squadra Volanti di Cagliari, hanno arrestato con l’accusa di furto aggravato in concorso, Giuseppa Crescimone, di 20 anni, nata e residente a Siracusa, pregiudicata per reati contro il patrimonio e più volte sottoposta a foglio di via obbligatorio in altre province (ultimamente da Foggia e Cosenza) e Angela Spicuzza, nata a Adrano(CT) nel 1956 residente a Siracusa anch’essa con precedenti per reati contro il patrimonio.

Le arrestaste, dopo essersi presentate nella casa di due ultraottantenni cagliaritani come impiegate della previdenza sociale, dopo che una, come solito, ha distratto i due pensionati, l’altra ha ‘ripulito’ la casa di una forte somme di contanti che gli anziani tenevano a casa.

Sul posto subito dopo l’allarme è intervenuto il personale della Polizia, guidati dall’Ispettore Capo Augusto Mascia e dal Sovrintendente Alessandro Carrus, hanno ricostruito l’episodio ed hanno poi appurato che due donne, una delle quali più giovane e di corporatura robusta, avevano suonato alla porta dei due anziani entrando subito in confidenza con loro. Dicevano di essere assistenti sociali e della previdenza e chiedevano subito se la loro pensione fosse arrivata e con che taglio di banconote era stata ritirata. Per confondere ulteriormente la situazione, con modi affettuosi e compiacenti, accarezzavano i due anziani e gli comunicavano di essere a conoscenza dell’arrivo di arretrati della pensione. Ne approfittavano infine per chiedere ai due malcapitati di vedere alcune delle banconote ritirate con la pensione, con la scusa di verificarne il codice e con il reale unico intento di individuare dove materialmente le stesse venissero custodite.

Mentre una delle giovani continuava a distogliere l’attenzione di entrambi, l’altra, localizzata l’ubicazione del portafoglio di lui e di lei, si è impossessata del denaro contenuto, sostituendolo con fogli di carta di giornale. Dal portafoglio dell’uomo venivano rubati 200 euro altre altri 400 dal portafoglio della moglie unitamente ad altri effetti personali. Le ladre, quindi, dopo aver ottenuto quanto volevano, con una scusa si sono congedate ed appena uscite di casa, i due anziani avevano modo di verificare di essere stati raggirati e derubati.

I pensionati, hanno inoltre riferito ai poliziotti di aver ritirato la pensione negli uffici postali di via Stamira dove peraltro proprio ieri, attorno alle 13.00 si era verificato un analogo episodio. Una coppia di anziani residenti nella vicina via Melis (lui del 1924, lei del 1929), era stata avvicinata da due donne dopo aver ritirato la pensione nell’ufficio PP.TT. di via Stamira e con identico “modus” le donne erano riuscite ad entrare in casa e rubare l’equivalente di 1800 euro circa dal portafoglio di lui e circa 2000 euro da quello di lei. Anche in quel caso le presunte ladre si erano finte assistenti sociali ed hanno parlato alle ignare vittime di un aumento degli arretrati sulla pensione. Gli investigatori della Polstato dopo aver preso nota degli indizi e della descrizione delle donne, si sono messi alla ricerca di queste che sono state poi rintracciate in un campo nomadi composto da italiani e precisante di origine catanesi. Infatti, in questo centro abusivo, sorto nelle campagne di Quartucciu, hanno localizzato le ricercate dentro il campo e vista la il pericolo di fuga il Sostituto Procuratore della Repubblica Marco Cocco, subito informato, si è proceduto, dopo la formale denuncia delle vittime, presentata negli uffici delle Volanti, sono stati portate e rinchiuse nel carcere cittadino di “Buoncammino”,