Ordine del giorno (Sabatini e più) sulla inderogabile necessità di far fronte con adeguati provvedimenti e stanziamenti alla grave crisi economica, sociale e ambientale dei territori di Perdasdefogu e di San Lorenzo (Villaputzu)
Ordine del giorno (Uras e più) sulla grave crisi sociale, economica, ambientale e sanitaria dei territori di Perdasdefogu e di San Lorenzo (Villaputuzu) interessato dalle attività militari di sperimentazione ed esercitazione del poligono interforze di Quirra e sulla pesante presenza di servitù militari e demani militari in Sardegna.
Ordine del giorno (Sanna Giacomo e più) sui problemi derivanti dalle attività militari di sperimentazione ed esercitazione del poligono interforze di Quirra e sulle gravi ripercussioni socio economiche sui territori di Perdasdefogu e Villaputzu.
I lavori sono stati sospesi. Alla ripresa il consigliere di Sel-Comunisti-Indipendentistas Luciano Uras ha chiesto una nuova sospensione dei lavori. La presidente Lombardo ha proposto all'Aula di accantonare il voto sugli ordini del giorno e la mozione 132, rimandandolo a domani, e di dedicarsi alla votazione sul passaggio agli articoli del Dl 71 (Norme in materia di organizzazione e personale). Il voto sugli ordini del giorno e la mozione è stato sospeso. Si è passati quindi al voto sul passaggio agli articoli del Dl 71. (M.C.)
Luciano Uras (Sel-Comunisti-Indipendentistas) annuncia voto contrario per un testo che dichiara di non condividere. Ritiene però che il provvedimento possa essere uno strumento “utile per affrontare alcune emergenze, derivanti non solo dalla situazione critica di diverse categorie di lavoratori, ma soprattutto dall'incombere di una nuova normativa nazionale che rischia di rappresentare un ostacolo all'attività legislativa della regione, che discende dalla costituzione repubblicana. C'è una crisi fortissima delle assemblee parlamentari, compreso il consiglio regionale, ha proseguito Uras; è una china che porta a soluzioni di tipo autoritario e porta la Sardegna a patire una riduzione forte della propria sovranità, mentre il mondo cambia. E un problema che dobbiamo affrontare quanto prima e noi siamo disponibili a farlo.
Per Attilio Dedoni è la prima volta che voto contro il passaggio agli articoli, ma è un voto convinto per diversi motivi, non solo per le critiche del centro sinistra. A suo giudizio, occorre essere chiari: le sanatorie, se si fanno, si fanno per tutti in tutte le circostanze, non si può procedere a seconda di spinte particolaristiche. Fuori da questo palazzo, nel frattempo, molti lamentano che non hanno un lavoro e molti nemmeno il pane. In Sardegna, ha concluso, c0è una crisi gravissima, che attende e merita risposta ben più incisive.
Roberto Capelli (gruppo Misto) ha detto di associarsi alla dichiarazione di Dedoni, annunciano il suo voto contrario al passaggio agli articoli. Non riconosco - ha spiegato - nel Dl 71 alcuna priorità per la Sardegna, ma solo “piccoli privilegi che bipartisan si cerca di tutelare. Secondo Capelli sarebbe un grande atto di responsabilità da parte del Consiglio dare una risposta negativa al passaggio agli articoli, per concentrarsi su una rivisitazione della legge 31.
Per il capogruppo dell'Idv Adriano Salis si tratta di un'assurdità discutere in Aula una riforma personale, e non del personale. Un guazzabuglio di norme - così le ha definite alcune individuabili con nome e cognome. Si è detto poi per la prima volta d'accordo con l'assessore Floris nel considerare inutile il Dl 71, dichiarando il voto contrario del suo gruppo. Anche dal capogruppo del Pd Mario Bruno è giunto un no fermo e deciso alla votazione, perché ha spiegato il Dl è della preistoria e di un altro assessore regionale. La stessa Giunta - ha commentato - è contraria, mentre una maggioranza divisa naviga a vista e non sa interpretare le priorità della Sardegna che manifesta qua sotto.
La presidente Lombardo ha quindi messo in votazione il passaggio agli articoli del Dl 71. Il consiglio ha approvato con 39 voti a favore, 32 contrari e un astenuto. I lavori dell'Assemblea legislativa riprenderanno alle ore 16. Convocata per le ore 12 la conferenza dei capigruppo. Red