I manifesti dello spettacolo, Holy Peep Show, con intento scopertamente dissacratorio dell’iconografia cattolica e non, sono al centro dell’interrogazione presentata da Felice Contu (Udc-Fli) all’assessore regionale della Cultura, Sergio Milia.
Chiedo all’Assessore Milia, è scritto nel testo, per conoscere se nei programmi dell’assessorato della Cultura vi sia compreso anche qualche incentivo a favore della compagnia teatrale, Lucido Sottile, che si appresta a rappresentare all’Orto Botanico di Cagliari, il 15 luglio, lo spettacolo “Holy peep show” con intento scopertamente dissacratorio dell’iconografia cattolica e non solo.
Non si intende assolutamente censurare lo spettacolo che, ovviamente, può essere condiviso o meno a seconda della propria personale preparazione culturale con ovvia libertà di partecipazione allo spettacolo.
Amiamo troppo la libertà di pensiero e di espressione per non accettare che si possa rappresentare in maniera blasfema un Cristo Pinocchio e una Madonna fata turchina.
Ciò che non si può assolutamente accettare è che la città venga inondata da giganteschi manifesti ove la satira della Pietà di Michelangelo si estrinseca attraverso la figura di un Cristo trans gender e di una Madonna procace e seminuda.
Si vorrebbe far notare, conclude l’interrogazione di Contu, che i manifesti che tappezzano la città sono visibili da chiunque, donne, vecchi, bambini, credenti e non credenti e che buona parte dei nostri cittadini, seppure cristiani più formali che sostanziali, non accettano volentieri che alcuni valori, che per tradizione e per cultura si portano appresso dall’infanzia, vengano così facilmente dissacrati e ironizzati. Red-com