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“Il rito e la memoria” – Domani sera a San Sperate (Parco di Pixinortu, ore 21:30) con Paolo Fresu, gli archi del quartetto Alborada, il pianoforte di Diederik Wissels e le voci di su Cuncordu e Tenore de Orosei, il Coro di Castelsardo e Su Cuncordu e su Rosariu di Santu Lussurgiu.

L'invenzione jazzistica, la tradizione della musica colta e quella popolare del canto polivocale sardo: universi sonori apparentemente distanti si incontrano e si incrociano domani (domenica 3 luglio) a San Sperate (CA), tappa numero ventidue di “!50”. Il tour ideato da Paolo Fresu per festeggiare i suoi primi cinquant'anni in altrettanti concerti e angoli della Sardegna, pianta per una sera le tende nel Parco di Pixinortu, a breve distanza dal “Paese Museo”: tra il verde di questo raro esempio di bosco umido nel Campidano, il jazzista di Berchidda presenta “Il rito e la memoria”, un progetto che accanto ai suoi strumenti (tromba, flicorno, effetti) vede impegnati gli archi dell’Alborada String Quartet, il pianoforte dell'olandese Diederik Wissels, e tre rinomati complessi vocali rappresentativi della tradizione sarda: su Cuncordu e Tenore de Orosei, il Coro di Castelsardo e Su Cuncordu e su Rosariu di Santu Lussurgiu

In embrione al festival Time in Jazz di Berchidda del 2003, quando Paolo Fresu convocò i tre cori sardi per una messa cantata per la festa dell'Assunta, a Ferragosto, “Il rito e la memoria” ha debuttato nella sua forma compiuta l'anno dopo a Milano, al festival Musica dei Cieli. Testimoni e continuatori delle rispettive tradizioni canore, i tre cori contavano già altre esperienze di sperimentazione e incontro con altri linguaggi musicali, dal jazz alla musica classica contemporanea. Coordinato da un grande protagonista della scena jazzistica dei Paesi Bassi, il compositore, pianista e arrangiatore olandese (ma trapiantato in Belgio fin dall'infanzia) Diederik Wissels, il progetto (che in alcuni casi si impreziosisce delle voci della cantante Elena Ledda e del tunisino Dhafer Youssef, riesce regolarmente a colpire nel segno del sentimento e della sensibilità assoluta. Lo saprà dimostrare anche il concerto di domani (domenica 3), organizzato con il contributo del Comune di San Sperate. 

Dalla pianura del Campidano alle pendici del Corrasi: lunedì (4 luglio) "!50" fa sosta a Monte Maccione, nei pressi di Oliena (Nu): dove Paolo Fresu ritrova alle 21.30 Diederik Wissels e un altro artista in arrivo dal Belgio, il cantanteDavid Linx, che col pianista olandese compone un fecondo e duraturo sodalizio artistico. I due suonano insieme da una ventina d’anni, e la loro armonia, la loro perfetta coesione è tale che una volta qualcuno ha presentato un loro concerto come una solo performance. Relativamente più recente, la loro collaborazione con Paolo Fresu prende il via alla fine degli anni Novanta e conta dischi ed esperienze come "Heartland" e "Ethnografie", la produzione originale commissionata a Fresu nel 2002 per celebrare il trentennale dall'Istituto Superiore Regionale Etnografico. 

Il concerto di Oliena ha anche un alto valore simbolico: sarà dedicato infatti alla memoria di Mathias Biscu, un giovane del paese prematuramente scomparso in un incidente stradale lo scorso gennaio. Sarà dunque anche una giornata che - per volontà della famiglia del ragazzo e delle associazioni e aziende coinvolte con il Comune nell'organizzazione dell'evento - la società Galaveras e la ASL di Nuoro - Campagna donazioni - rivolgerà attenzione alla sicurezza stradale, alla donazione degli organi e all'amore per la natura e per vita. Com