L'invenzione jazzistica, la tradizione della musica colta e quella popolare del canto polivocale sardo: universi sonori apparentemente distanti si incontrano e si incrociano domani (domenica 3 luglio) a San Sperate (CA), tappa numero ventidue di “!50”. Il tour ideato da
In embrione al festival Time in Jazz di Berchidda del 2003, quando Paolo Fresu convocò i tre cori sardi per una messa cantata per la festa dell'Assunta, a Ferragosto, “Il rito e la memoria” ha debuttato nella sua forma compiuta l'anno dopo a Milano, al festival Musica dei Cieli. Testimoni e continuatori delle rispettive tradizioni canore, i tre cori contavano già altre esperienze di sperimentazione e incontro con altri linguaggi musicali, dal jazz alla musica classica contemporanea. Coordinato da un grande protagonista della scena jazzistica dei Paesi Bassi, il compositore, pianista e arrangiatore olandese (ma trapiantato in Belgio fin dall'infanzia) Diederik Wissels, il progetto (che in alcuni casi si impreziosisce delle voci della cantante Elena Ledda e del tunisino Dhafer Youssef, riesce regolarmente a colpire nel segno del sentimento e della sensibilità assoluta. Lo saprà dimostrare anche il concerto di domani (domenica 3), organizzato con il contributo del Comune di San Sperate.
Dalla pianura del Campidano alle pendici del Corrasi: lunedì (4 luglio) "!50" fa sosta a Monte Maccione, nei pressi di Oliena (Nu): dove
Il concerto di Oliena ha anche un alto valore simbolico: sarà dedicato infatti alla memoria di Mathias Biscu, un giovane del paese prematuramente scomparso in un incidente stradale lo scorso gennaio. Sarà dunque anche una giornata che - per volontà della famiglia del ragazzo e delle associazioni e aziende coinvolte con il Comune nell'organizzazione dell'evento - la società Galaveras e la ASL di Nuoro - Campagna donazioni - rivolgerà attenzione alla sicurezza stradale, alla donazione degli organi e all'amore per la natura e per vita. Com