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Pensioni invalidità: sdr, Inps per tutela dati sensibili

“Il verbale, che viene inviato all’utente interessato, è in duplice esemplare: una versione integrale contenente tutti i dati sensibili e una versione contenente solo il giudizio finale per un eventuale uso amministrativo, da parte del destinatario”. Lo precisa in una nota inviata all’associazione “Socialismo Diritti Riforme” Gabriele Uselli, direttore centrale pensioni dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale rispondendo alla nota con cui la presidente di SDR Maria Grazia Caligaris poneva l’accento sulla necessità di salvaguardare la riservatezza sui dati sensibili nelle diverse occasioni in cui è richiesta alla persona disabile la dimostrazione dello status di invalidità.

“Nel caso in cui l’utente abbia ricevuto un verbale non redatto con le modalità telematiche ed al quale non sia stato allegato un esemplare dello stesso con “omissis” potrà rivolgersi direttamente – precisa ancora il dirigente dell’INPS – al Centro Medico Legale per ottenerne copia”.

“Circa la proposta di realizzare un apposito tesserino identificativo da fornire ai cittadini, si precisa – conclude Gabriele Uselli – che questo Istituto terrà in debita considerazione tale proposta che sarà senz’altro oggetto di studio e valutazione”.

“La circostanziata risposta del Direttore Generale dell’INPS – afferma Caligaris – consente ai cittadini con invalidità civile, che avevano posto la questione della riservatezza relativamente al disturbo di cui sono portatori, di ottenere una documentazione non lesiva della privacy. E’ evidente tuttavia   che un apposito tesserino sarebbe più pratico e semplice da utilizzare soprattutto da quelle persone alle quali manca l’opportunità di muoversi con facilità e affrontare gli eventuali disguidi burocratico-sanitari”.Red-com