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Rifiuti via libera al decreto, la Lega vota no

Il fatto che i rifiuti siano ancora in strada significa che "i napoletani non imparano mai la lezione". Lo dice Umberto Bossi lasciando Montecitorio prima di andare a palazzo Chigi per la riunione del Consiglio dei ministri, durante la quale la Lega voterà contro il decreto che dà il via libera al trasferimento dei rifiuti urbani di Napoli fuori dalla Regione Campania.

La norma - contenuta all'articolo 1 sul totale di tre di cui è composto il provvedimento - è finalizzata alla Campania e deroga la normativa vigente che impedisce di "esportare" i rifiuti fuori regione.
L'art.1 prevede inoltre il nulla osta delle Regioni riceventi senza però il parere della Conferenza Stato-Regioni.

La Conferenza delle regioni ritiene che il decreto approvato oggi dal governo per far fronte all'emergenza rifiuti a Napoli "non risolve nella sostanza il problema venutosi a creare": lo ha riferito il leader delle Regioni Vasco Errani al termine di una nuova riunione dei governatori dopo l'incontro con il governo a Palazzo Chigi.

Il provvedimento inoltre, ha proseguito Errani leggendo il testo di un documento congiunto della Conferenza delle regioni, "evidenzia la necessita' di ricercare procedure certe per l'apertura di nuove discariche nella regione Campania e a tal fine ritiene necessario dare poteri speciali ai sindaci. Ciò anche per venire - viene sottolineato - ad una soluzione complessiva di questa emergenza nazionale che oggettivamente interessa tutte le istituzioni della Repubblica, governo,
regioni ed enti locali".

Da parte sua il governatore della Campania Stefano Caldoro, presente pochi minuti alla conferenza stampa conclusiva per rendere nota la posizione delle regioni in tema rifiuti, ha reso noto di riconoscersi pienamente nel comunicato emesso dal Cinsedo.

Il presidente Vasco Errani ha rilevato invece che personalmente continua "a pensare che la Repubblica debba affrontare nel suo insieme questa emergenza con coerenza ed impegno. Oggi - ha spiegato - abbiamo valutato il decreto cosi' come e"'.