La presidente Claudia Lombardo ha aperto la discussione generale sul Dl 287, presentato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore all’Industria Oscar Cherchi, sullo stanziamento di 5 milioni e 493mila euro per la custodia e il mantenimento in sicurezza del sito minerario di Genna Tres Montis.
Adriano Salis, capogruppo Idv, nel prendere la parola per primo ha ironizzato sul “record di un disegno di legge presentato, emendato ed esaminato nello stesso giorno”. Salis ha ricordato che sulla stessa materia era stato presentato un emendamento al Collegato bocciato a voto segreto. Per Salis i lavoratori devono essere trattati tutti allo stesso modo e i lavoratori della miniera, “che hanno tutto il mio rispetto”, non ci devono far disinteressare di tutti gli altri che hanno perso il lavoro. Per il capogruppo dell’Idv “è ora di abbandonare le gestioni liquidatorie: “Presenterò un emendamento perché non si gestisca finanziariamente la partita nel triennio. La regione si attivi per capire come deve essere conclusa la vicenda”.
E’ quindi intervenuto Gian Valerio Sanna (Pd): “Il provvedimento precedente ci dovrebbe far vergognare per metodo e per contenuto. Stesso discorso per questa norma che crea un precedente. Come al solito – ha sottolineato Sanna - la Giunta presenta la proposta e poi anche l’emendamento. Attenzione però a quello che viene scritto”. Sanna in particolare, ha sottolineato che la messa in sicurezza è diversa se la miniera deve essere data in affidamento a un concessionario privato oppure chiusa. L’esponente del Pd ha anche evidenziato criticamente che la legge finanzia “debiti fuori bilancio”.
L’on. Giampaolo Diana (Pd) ha annunciato: “Voteremo a favore di questa legge solo per una ragione: per non far pagare i ritardi e l’inconcludenza di questa Giunta ai lavoratori, che vanno in cassa integrazione in deroga per il secondo anno. Voglio ricordare a quest’Aula e all’assessore dell’Industria – ha aggiunto l’on. Diana - che questi lavoratori hanno incontrato i gruppi per chiedere con grande dignità di essere tolti da questa condizione. Sono stanchi di ricevere uno stipendio senza essere utilizzati. Chiedono nelle more della privatizzazione della miniera di essere impiegati per il ripristino ambientale di quel territorio”. Poi rivolgendosi all’assessore dell’Industria, Oscar Cherchi, ha aggiunto: “A che punto è il piano di privatizzazione? Cosa impedisce di utilizzare questi lavoratori in opere di ripristino ambientale? La Giunta deve dirci se crede nella riattivazione di quella miniera oppure no”.
La presidente del Consiglio regionale, Claudia Lombardo, ha poi dato la parola al presidente della Commissione Industria, Alberto Randazzo: “Comunico che anche noi abbiamo avuto dei dubbi in Commissione. Gradiremo che vengano analizzati con attenzione i costi esterni e di gestione. La messa in sicurezza è comunque obbligatoria. Bisogna però contenere la spesa e investire per la salvaguardia del sito. Assessore, entro quest’anno, deve mettere a bando questa miniera”. Anche per l’on. Luciano Uras (capogruppo Sel – Comunisti – Indipendentistas) “la messa in sicurezza della miniera è obbligatoria”. L’on. Uras ha aggiunto: “Conosco tutta la storia di queste miniere e della loro deriva, e quella Silius è quella che conta più morti tra i minatori”.
La presidente ha messo quindi in votazione il passaggio agli articoli, che è stato approvato. Claudia Lombardo ha poi aperto la discussione sull’emendamento numero 1(sostitutivo totale dell’articolo 1) presentato dalla Giunta. E’ intervenuto l’assessore dell’Ambiente, Giorgio Oppi, che ha manifestato perplessità per la velocità con cui il provvedimento è stato portato in Aula vista la recentissima approvazione in Giunta. L’esponente dell’Esecutivo ha anche spiegato che “l’obiettivo del disegno di legge era quello di ripristinare le cifre tagliate nel Collegato, ma c’è anche un incremento e vorremo capire perché”. L’assessore Oppi ha anche affermato che su questo testo sarebbe servita “maggiore attenzione e approfondimento”, ricordando che “i lavoratori di Silius aspettano una risposta e che gli impegni vanno onorati”. L’on. Oppi ha anche ripercorso storicamente le tappe della miniera e i problemi e i comportamenti assunti da chi ha gestito il sito: “Vigiliamo molto attentamente, non riesco a capire questa variazione di bilancio rispetto a quanto era stato previsto nel Collegato”.
Adriano Salis, capogruppo Idv, ha chiesto alla giunta di prestare massima attenzione e specifiche analisi sul finanziamento di debiti fuori bilancio.
L’assessore all’Industria Oscar Cherchi nella sua breve replica ha specificato, rispondendo al consigliere Salis, che non si tratta di debiti fuori bilancio ma del riconoscimento di spese in più rispetto agli anni precedenti e ha annunciato che la giunta approverà a breve il bando di gara per dare in concessione la coltivazione della miniera.
Il Consiglio ha poi approvato l’emendamento 1, che ha sostituito, interamente l’articolo 1 per poi passare all’esame dell’articolo 2 e ai relativi emendamenti 2 e 3.
L’emendamento 2 della Giunta incrementa gli oneri per il 2011 a 5 milioni e 494mila euro per l’anno 2011, mentre l’emendamento 3, presentato da Adriano Salis punta a delimitare il periodo del secondo finanziamento al 2012.
Dopo due brevi interventi di Adriano Salis, Idv, e Luciano Uras, Sel-Comunisti-Indipendentistas, l’Aula ha dato il via libera ai due emendamenti e agli articoli 2 e 3 per poi licenziare la legge con 56 voti favorevoli e 2 astenuti.
La presidente Claudia Lombardo ha chiuso la seduta aggiornato i lavori a domani alle ore 11. Red