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Con 155 voti favorevoli il parlamento greco approva l’austerità

Il nuovo piano economico greco è stato approvato questo pomeriggio con 155 voti a favore, 138 contrari e cinque astenuti (i parlamentari in questione si sono soltanto dichiarati "presenti" alla votazione ma non hanno votato). 

I votanti erano 298. 

Ultimato il conteggio dei voti, si è appreso che il premier del partito socialista Pasok Giorgio Papandreou ha espulso dal partito il deputato Panayiotis Kouroumplis perche' ha votato contro il piano economico.

I parlamentari di tutti i partiti, e in particolare quelli del Pasok, il partito socialista al governo, sono stati chiamati a votare a favore del Programma a Medio Termine varato dal governo, in collaborazione con i rappresentanti dei creditori del Paese, altrimenti per la Grecia il passo successivo sara' il fallimento.

Il programma, secondo gli analisti greci, è stato approvato nonostante le divergenze all'interno del Pasok, mentre i partiti dell'opposizione hanno votato contro.

Antonis Samaras, il leader di Nea Dimocratia, il principale partito d'opposizione (centro destra), intervenendo ieri sera in Parlamento ha definito ''fallita'' la politica del governo e ha spiegato i motivi per cui il suo partito voterà contro questa politica, mentre - riferendosi al dilemma posto dal governo e dai responsabili economici di Bruxelles su ''Programma a Medio Termine o fallimento'' - lo ha definito ''una serie di sciocchezze. Si tratta - ha detto Samaras - di una campagna di terrore che non convince nessuno. Semplicemente danneggia i mercati''. 

Dal canto suo il governo, per bocca del ministro delle Finanze, Evangelos Venizelos, ha accusato Samaras di ''tenere le distanze perche' guarda all'interesse del partito. Pero' questa linea del principale partito dell'opposizione è contro l'interesse dell'economia greca, contro il popolo greco e contro le famiglie greche''.

Mentre prosegue per la seconda giornata lo sciopero generale di 48 ore proclamato dai maggiori sindacati del Paese, proseguono gli scontri tra polizia e manifestanti fuori dal Parlamento, a piazza Syntagma. Il bilancio degli scontri, fino all'1 e 30 di stamani, secondo la polizia era di 270 civili e 37 agenti feriti, mentre i fermi sono stati 22 e gli arresti 15