Si è tenuta questa mattina, a Nuoro, in Provincia, la conferenza stampa sulla questione del supporto organizzativo a favore degli alunni diversamente abili.
L’assessore provinciale alle Politiche Educative, Giovanna Ticca, dopo aver illustrato il documento elaborato dal gruppo di lavoro provinciale riunitosi in questi mesi per esaminare nuove proposte finalizzate a garantire omogeneità, continuità ed efficienza del servizio e a superare le criticità esistenti, ha affermato: "Anche il servizio di supporto organizzativo rivolto agli alunni diversamente abili che frequentano gli istituti di istruzione superiore nel nostro territorio rischia di essere messo in discussione dai tagli alle risorse finanziarie e dalle scelte basate esclusivamente su valutazioni numeriche".
"La Provincia di Nuoro da diversi anni realizza interventi di supporto organizzativo agli studenti con disabilità che frequentano gli istituti superiori di propria competenza territoriale, erogando servizi sia di assistenza specialistica che di trasporto, con o senza accompagnamento. – ha spiegato l’assessore Giovanna Ticca – Si tratta di un servizio di qualità che in questi anni ha favorito in maniera positiva il processo di integrazione scolastica ma che rischia di essere compromesso a causa del notevole aumento delle iscrizioni non supportato da un adeguato trasferimento delle risorse."
Nel 2010 la spesa complessiva sostenuta per la gestione dei servizi è stata infatti di circa 500 mila euro. Di questi solo 135 mila sono stati erogati dall’Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione.
"La Provincia si è accollata oltre il 70% degli oneri – ha sottolineato l’assessore Ticca – è evidente che l’importo erogato dalla Regione non tiene conto dei servizi necessari per garantire un’adeguata integrazione scolastica ma viene calcolato unicamente in base al numero degli iscritti e non valutando le esigenze specifiche di ogni singolo caso. Sulla base di tale ripartizione l’importo per ogni alunno è stato di circa 1200 euro, ovvero nettamente insufficiente al fabbisogno richiesto, se consideriamo che i progetti individuati per ogni alunno arrivano a costare anche 8mila euro. I progetti infatti – ha detto Giovanna Ticca – vengono attivati individualmente, a seconda delle specifiche disabilità, ed elaborati unitariamente tra l’istituzione scolastica, la famiglia, la Asl e la Provincia, che operano in stretta collaborazione per favorire i processi di integrazione scolastica e la piena attuazione del diritto allo studio".
"I servizi per i nostri figli devono essere garantiti e tutelati, se sarà necessario porteremo avanti una dura battaglia – hanno detto preoccupati i due rappresentanti dei genitori di alunni portatori di disabilità, provenienti dalla Provincia di Oristano e Olbia Tempio – Siamo felici del supporto di grande qualità garantito finora dalla Provincia di Nuoro che è l’unica ad assicurarci massima protezione e sostegno grazie ad un servizio efficiente che oggi ha portato i nostri figli al raggiungimento di risultati concreti e inaspettati ed è proprio per questo che abbiamo scelto deciso di far frequentare i nostri ragazzi in istituti superiori della provincia di Nuoro".
Il Tavolo Tecnico Provinciale ha espresso il proprio parere, sottolineando gli aspetti organizzativi e le problematiche presenti e ponendo una serie di questioni che coinvolgono le diverse istituzioni interessate. "Il lavoro portato avanti dal Tavolo Tecnico provinciale rappresenta un punto di arrivo perché si è finalmente riusciti a fare il punto della situazione e ad analizzare in modo dettagliato e puntuale le criticità trasformando le proposte in azioni concrete e operative. – ha dichiarato Cipriano Mesina , insegnante di sostegno e referente dell’Istituto Magistrale Sebastiano Satta di Nuoro - E' però anche un punto di partenza perché attraverso le linee giuida del nostro documento auspichiamo che ci sia un reale ed attento intervento da parte della Regione".
Il gruppo di lavoro, costituito dai rappresentanti della Provincia di Nuoro, dell’Ufficio Scolastico Provinciale, della Asl 3, e dai rappresentanti dei genitori e degli insegnati di sostegno dei diversi distretti scolastici del territorio, ha espresso in particolare alcune considerazioni operative finalizzate ad assicurare e migliorare gli interventi di supporto.
Si parte dalla necessità di sollecitare l’assessorato regionale affinché assuma un ruolo più attivo e propositivo attraverso l’istituzione di un tavolo tecnico a livello regionale e la predisposizione di linee guida regionali per regolamentare e uniformare i processi di erogazione dei supporti organizzativi, con l’indicazione di livelli standard essenziali, oltre che sostenere a livello regionale l’adozione di un modello base di Accordo di Programma concordato e condiviso a livello inter-provinciale che favorisca il diritto allo studio delle persone con disabilità. Il tavolo ha poi richiesto una maggiore compartecipazione finanziaria della Regione e un cambiamento della tempistica di assegnazione dei fondi in quanto l’attribuzione delle risorse regionali a fine anno solare non consente l’utilizzo delle somme nella fase di avvio dell’anno scolastico di riferimento. E sollecita inoltre l’impegno da parte dell’Assessorato Regionale dell’Istruzione affinché si attivi per garantire le ore di sostegno didattiche necessarie agli alunni diversamente abili in relazione al loro stato di gravità. Red.