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Piano Fasce Fluviali – Assessore Sannitu incontra il sindaco di Terralba: “Disponibili a dialogo con territori”.

Questa mattina l’assessore dei Lavori pubblici, Sebastiano Sannitu, ha incontrato a Cagliari il sindaco di Terralba Pietro Pili per discutere sul Piano stralcio delle Fasce Fluviali.

"Approfitto di questa riunione con il sindaco Pili per chiarire gli aspetti centrali del Piano fasce fluviali - ha detto Sannitu - Prima di tutto è importante ricordare che l’Autorità istituzionale di Bacino nella seduta del 23 giugno ha revocato la prima delibera di adozione del Piano. Questa scelta va decisamente nella direzione del dialogo con le amministrazioni territoriali".

Dopo la pubblicazione della delibera di revoca nel Bollettino ufficiale della Regione (presumibilmente il 15 luglio), si riavvia una nuova procedura di adozione del Piano; trascorreranno sessanta giorni dopo i quali l’Autorità di Bacino regionale indirà delle conferenze istruttorie preliminari. Nel corso di questi incontri le amministrazioni locali e le organizzazioni economiche e sociali interessate potranno presentare eventuali osservazioni scritte.

"La nostra volontà - ha proseguito l’assessore – è quella di prendere in considerazione tutte le indicazioni che ci forniranno gli enti territoriali naturalmente sulla base di argomentazioni e studi tecnicamente corretti". Tuttavia nella riunione odierna è stato chiarito che, in ogni caso, il Piano delle fasce fluviali dovrà essere approvato. "Questo impongono le norme e questo impone il buon senso e la responsabilità", ha sottolineato l’assessore dei Lavori pubblici.

Il Piano resta un obbligo di legge redatto in ottemperanza della Direttiva 2007/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio Europeo del 23/10/2007, relative alla valutazione ed alla gestione dei rischi di alluvioni. Norme poi recepite dal Decreto legislativo 23/02/2010 numero 49. Entro il 2013 i Piani dovranno essere resi operativi a pieno titolo, pena la procedura di infrazione dell’Unione europea, passando dalla localizzazione delle aree di pericolosità alla valutazione dei rischi, a salvaguardia della sicurezza idrogeologica dei territori e, prioritariamente, della vita umana. Red.

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