La seconda giornata del Sardinia Film Festival, mercoledì 29 giugno, si aprirà con un evento speciale imperdibile per tutti gli appassionati di cortometraggi, in particolar modo per i giovani registi. Il produttore Daniele Carelli della casa di produzione e distribuzione romana Blue Suede Shoots, fondata nel 2005 e diventata in pochi anni un punto di riferimento a livello nazionale, e il presidente del Cineclub Sassari, Carlo Dessì, incontreranno gli spettatori del Festival, alle 10 nell'Aula Verde del Quadrilatero (viale Mancini) per parlare di “Il corto in Italia: una corsa ad ostacoli”. Oggi, grazie alle nuove tecnologie digitali, girare un cortometraggio costa molto meno che in passato, e anche per questo il numero dei filmakers si moltiplica. Far promuovere e distribuire un film resta, però, un'impresa difficile. Carelli e Dessì, dopo una panoramica sulla situazione di produzione e distribuzione dei cortometraggi in Sardegna e nel resto d’Italia, daranno consigli utili su come affrontare i primi passi nel mondo del cinema, e risponderanno alle domande e alle curiosità dei presenti.
La seconda giornata del Sardinia Film Festival proseguirà, dalle 17.30, con la proiezione dei film in concorso. L' Aula Verde ospiterà i corti nazionali, l'Aula Blu quelli internazionali. Da segnalare, tre cortometraggi sardi: le fiction “Agnese” del regista sassarese Guido Daidone e “Il tramonto delle favole” del tempiese Carlo Fenu; e lo sperimentale “La sposa” di un altro filmaker sassarese, Martello Satta.
Alle 21.15 il festival si sposta nel cortile del Quadrilatero, dove saranno proiettati altri 9 film in concorso, sia internazionali che nazionali. Tra questi ultimi, “Primera comuniòn” della cagliaritana Chiara Sulis.
Continua intanto la raccolta firme per la petizione a favore della nascita di una Cittadella del Cinema, promossa dal Cineclub Sassari Fedic, dal Nuovo Circolo del Cinema e dall'Unione Cineasti Indipendenti (U.C.I.). In un momento di crisi per le sale cittadine (l'Ariston chiude a fine mese e il Quattro Colonne potrebbe seguirlo a breve), la petizione chiede l'individuazione di uno spazio pubblico da dedicare alla visione dei film, alla loro produzione, e dove ospitare la Mediateca che il Cineclub ha aperto pochi mesi fa e che raccoglie già più di 10mila titoli. Uno spazio dove, inoltre, si possano realizzare eventi e mostre legate al cinema, anche in collaborazione con strutture preesistenti, come il Museo del Cinema di Torino.