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“Coordinamento tra le attività di acquacoltura e di cattura nelle lagune costiere del Mediterraneo” – Assessore Contu: “Fondamentale tracciare percorsi condivisi per salvaguardare habitat fragili ed ecologicamente vulnerabili”.

L'assessore della Agricoltura e della Riforma agro-pastorale, Mariano Contu, presentando il Meeting internazionale "Coordinamento tra le attività di acquacoltura e di cattura nelle lagune costiere del Mediterraneo", in programma dal 28 al 30 giugno, a Cagliari, all’hotel Regina Margherita, ha affermato: "Per una gestione sostenibile delle lagune è fondamentale tracciare percorsi condivisi in grado di salvaguardare habitat fragili ed ecologicamente vulnerabili come gli ambienti lagunari costieri".

"La sfida – ha sottolineato l’esponente della Giunta regionale - è quella di coniugare gli aspetti della difesa della biodiversità con l’esigenza di attivare processi produttivi che favoriscano la crescita sociale ed economica delle comunità che da questa attività dipendono. Quella di domani è un’importante occasione di confronto, alla vigilia della riforma della politica comunitaria per la pesca che sarà annunciata a luglio, e in una fase in cui la Regione Sardegna sta definendo le proprie strategie, in conformità con il Programma regionale di Sviluppo 2010-2014, che prevede la valorizzazione delle proprietà pubbliche lagunari, non solo con l’utilizzo di fondi europei, ma anche attraverso un’ intensa cooperazione su scala mediterranea. A partire dalle migliori esperienze maturate nei diversi paesi, vogliamo condividere nuove logiche di intervento: scambi di buone pratiche nell’allevamento, nella trasformazione e nel commercio dei prodotti ittici".

"La Giunta Cappellacci – ha precisato Contu - in questi due ultimi anni ha, infatti, avviato provvedimenti importanti per il rilancio del settore: la tutela e la valorizzazione del corallo, l’istituzione delle aree di ripopolamento per le aragoste, gli astici e i polpi e delle aree pilota per la gestione del riccio di mare. Attraverso l’attivazione dei Gruppi di azione costiera (assimilabili ai Gal in ambito rurale) la Sardegna intende sperimentare un modello gestionale che promuove la condivisione dei progetti di sviluppo delle fasce costiere fortemente dipendenti dalla pesca. Si tratta di un approccio basato su una logica di partenariato ‘pubblico-privato’ , che parte dalla base per condividere le analisi dei bisogni e le soluzioni delle criticità".

Domani, nel corso del convegno internazionale i delegati delle diverse nazioni presenteranno le proprie esperienze di gestione marino - lagunari e si confronteranno sulle diverse azioni che dovranno comporre le linee strategiche comuni. Tra i relatori interverranno Stefano Cataudella, presidente della Commissione Generale della Pesca per il Mediterraneo, Abdel Rahman Soliman, docente dell’Istituto nazionale di Oceanografia di Alessandria d’Egitto, Bounouni Abdelkader, direttore del settore dello Sviluppo dell’Acquacoltura del Ministero della Pesca algerino. Red.