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Dalla giunta regionale quindici milioni per il rilancio della Marmilla

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, ha approvato il “Progetto Pilota di Sviluppo Locale per l'Area Svantaggiata della Marmilla” che, con una dotazione di 15 milioni di euro, di cui 1 milione per il 2010, 6,65 milioni per il 2011, 5 milioni per il 2012 e 2,35 milioni per il 2013, prevede la realizzazione di un programma pluriennale di infrastrutture e di servizi correlati allo sviluppo delle attività produttive. L’accordo di Programma rientra nell’ambito degli interventi previsti dalla Legge Regionale 28 dicembre 2009 n. 5, art. 5.

“La Marmilla – spiega La Spisa - è stata individuata nel PRS 2010-2014 quale territorio campione entro il quale sperimentare, nell’ambito della programmazione regionale, metodiche e strumenti dello sviluppo locale, con significative possibilità di successo. Questo territorio, se da una parte presenta in modo esemplare i problemi, i ritardi e le criticità tipiche delle aree interne e meno sviluppate della Sardegna, spopolamento, indici socio economici critici, marginalizzazione, dall’altra, rivela risorse materiali e immateriali, che rendono possibile il successo di una strategia per lo sviluppo basata sul coordinamento tra risorse interne e politiche regionali e tra soggetti privati e pubblici”.

Le principali linee d’azione riguardano la Governance al fine di consolidare e potenziare il livello locale dei servizi alla collettività e della predisposizione e gestione dei programmi di sviluppo, anche mediante l’introduzione ed il potenziamento di sistemi informativi dedicati; il Sistema produttivo per introdurre soluzioni innovative che migliorino la competitività delle imprese con particolare riferimento ai settori innovativi, al comparto agroalimentare, alla valorizzazione dei settori tradizionali allo sviluppo di forme sostenibili di ricettività e ospitalità; gli attrattori d’area con l’introduzione di forme di gestione unificata dei principali attrattori d’area, come i beni culturali, con particolare riferimento al circuito dei siti archeologici, e la valorizzazione e tutela delle emergenze ambientali, con particolare riferimento alla valorizzazione della Giara di Gesturi; Energia, ambiente e territorio attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili e la valorizzazione dei sistemi paesaggistico-ambientali e dei centri storici anche attraverso l’avvio di procedure coordinate in materia urbanistica; le Politiche attive del lavoro con azioni di formazione specialistica e di riqualificazione del potenziale umano direttamente connesse alle necessità di sviluppo dell’area. Red