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“La sicurezza allunga la vita” – A Montevecchio successo per il convegno della Provincia del Medio Campidano.

Ha riscosso un grande successo la "Giornata provinciale sulla sicurezza del lavoro", che ieri ha riunito a Montevecchio, Guspini, oltre 50 persone, per l'evento organizzato dalla Provincia del Medio Campidano contro le morti e gli infortuni sui luoghi di lavoro.

"Non a caso – ha spiegato l'assessore provinciale alle Politiche e ai Servizi per il Lavoro Simona Lobina – l'appuntamento si svolge in uno dei luoghi simbolo della storia operaia della Sardegna, in cui nel 1903 ebbe luogo il primo sciopero di minatori della Sardegna: chiedevano la distribuzione gratuita dell'olio da ardere e dell'acqua potabile. Ora ripartiamo da qui per continuare a promuovere la campagna informativa (IN)sicurezza, con l'obiettivo di coinvolgere nei prossimi mesi le scuole del territorio della Provincia e sensibilizzare i lavoratori del futuro: gli studenti".

In queste settimane sono in fase di distribuzione in tutto il territorio i 1500 libretti illustrati da Dr Fonk, in sardo e in italiano, e i 200 manifesti con lo slogan "Ripensiamoci! La sicurezza allunga la vita".

"Sulla carta siamo in grado di tutelare i lavoratori dai rischi. Il problema della sicurezza – ha sottolineato il docente di Diritto del Lavoro dell'Università di Cagliari, Gianni Loy – non è tanto quello di fare nuove norme, ma di fare applicare quelle che esistono". Alla relazione del docente ha fatto seguito la proiezione del cortometraggio dedicato al tema del lavoro nero e delle morti sul lavoro, "Benvenuto Khalid", scritto e sceneggiato dallo stesso Loy per la regia di Peter Marcias.

Giuseppe Beretta ha decritto il ruolo dell'Ispettorato del Lavoro nel prevenire gli infortuni di lavoro invitando a "smetterla con l'uso ipocrita degli appalti al massimo ribasso e proponendo agli Enti locali la firma di un protocollo di intesa sulla sicurezza". Michele Pintus, Dirigente dell'Inail, ha esposto ai presenti un quadro statistico delle morti e degli infortuni sul lavoro in Sardegna, sottolineando in particolare l'alta percentuale di incidenti sul lavoro nell'agricoltura (settore in cui si concentrano il 15% per cento degli infortuni a fronte del 6% degli addetti). La Responsabile del servizio Prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro della Asl 6, Pierina Manca, ha concluso la mattinata esponendo il "Progetto sicurezza in agricoltura" avviato nel territorio di competenza della Asl.

Nel pomeriggio i lavori sono stati aperti da Giorgio Meletti, giornalista del "Fatto quotidiano" e autore del libro "Nel paese dei Moratti. Sarroch Italia: una storia ordinaria di capitalismo coloniale". "Quando la famiglia Moratti, che possiede in Sardegna la più grande raffineria del Mediterraneo – ha detto Meletti – spende per la sicurezza degli oltre 2mila operai, che ci lavorano tutti i giorni in mezzo a impianti pericolosissim, meno di quanto spende per lo stipendio del portiere dell'Inter, significa che qualcosa nel capitalismo italiano non sta funzionando".

All'intervento di Meletti è seguita una tavola rotonda – aperta agli interventi e alle sollecitazioni del pubblico - in cui i rappresentanti di sindacati, organizzazioni datoriali e della Commissione provinciale lavoro hanno analizzato il tema e avanzato proposte di collaborazione fra le parti. Hanno preso parte al dibattito: Pierluigi Marchionni (Cgil), Agostino Pilia (consigliere provinciale), Antonino Cipriano (Confartigianato), Matteo Castangia (consigliere provinciale), Efisio Lasio (Cgil), Pasquale Marongiu (Ugl), Francesco Erbì (Cia), Caterina Cocco (Funzione pubblica Cgil), Alberto Mulas (Cgil), Gabriele Virdis (Flai Cgil), Ignazio Pische (responsabile sicurezza azienda Calcestruzzi), Elena Fadda (consigliere provinciale), Cristian Atzei (Responsabile sicurezza Provincia Medio Campidano), Gerardo Montis (Cosmauto). Com.

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