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in poco tempo 528mila persone hanno perso il lavoro

"La stella dell'economia italiana non sta brillando", avvertono gli economisti di Confindustria nel rapporto di meta' anno sulle previsioni economiche. Cosi',
spiegano, hanno dovuto "rivedere un'altra volta all'ingiu' la crescita", tagliando le stime sul Pil al +0,9% nel 2011 ed al +1,1% nel 2012, in entrambi i casi due decimi in meno rispetto alle previsioni diffuse lo scorso dicembre. Per Confindustria e' stato "un errore di previsione fidarsi, con ottimismo superiore alla media, dei primi segnali di rilancio".

Cassa integrazione e strumenti di flessibilita' dell'orario di lavoro hanno "molto attenuato la perdita di posti di lavoro, che tra l'avvio della recessione (inizio 2008) e l'inizio del 2011 ha riguardato 582mila persone, mentre la diminuzione della domanda di lavoro ne avrebbe di per se coinvolte 1,1 milioni". Lo stima il Centro studi di Confindustria, che avverte: a fine 2012 la domanda di lavoro "sara' ancora inferiore di 840mila unità rispetto all'avvio della caduta e i posti mancanti risulteranno pari a 453mila".

Continua la frenata dei consumi e la crescita e' troppo fragile, non basta. Lo afferma il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli aprendo l'assemblea generale
dell'associazione.

"I consumi delle famiglie rallenteranno nell'anno in corso, facendo registrare un incremento complessivo di appena lo 0,7% e, nel 2012, dell'1,2%" dice Sangalli.