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La Camera vota la fiducia sul dl sviluppo

Via libera dell'Aula della Camera alla fiducia posta dal Governo sul decreto sviluppo. I voti a favore sono stati 317, i contrari 293, le astensioni 2. I lavori dell'Aula proseguono con l'esame degli ordini del giorno e il voto finale sul provvedimento è previsto intorno alle ore 20 di questa sera.

E' la prima volta che la maggioranza alla Camera, dopo l'uscita di Fli, supera quota 316. In precedenza era arrivata al massimo a quota 314, raggiunta sulla mozione di sfiducia del 14 dicembre e il 2 marzo scorso sul federalismo.

Il voto di fiducia sul dl Sviluppo si è appena concluso alla Camera e per Angelino Alfano la fiducia, passata "con numeri da maggioranza assoluta del plenum", è motivo di "soddisfazione per la prova di compattezza della maggioranza, l'ennesima da settembre, che dimostra la solidità della stessa".

"Penso - aggiunge il ministro della Giustizia e segretario politico in pectore Pdl - che il presidente del Consiglio possa andare ancor piu' robustamente convinto dei numeri della sua maggioranza oggi pomeriggio al Senato e domani alla Camera".

Il decreto passerà poi al Senato per il via libera definitivo.

Il testo deve essere convertito in legge entro il 13 luglio.

Un semplice no, evidentemente, non era sufficiente. Così il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, alla seconda chiama, è passato davanti al banco della presidenza per esprimere in maniera 'netta' la sua contrarieta' al provvedimento del governo con un esplicito, e un po' romanesco: "None".

L'ex pm, nel pronunciare il suo particolarissimo no al dl sviluppo, si è anche sbracciato davanti a Rosy Bindi, presidente di turno, che ha assistito alla scena con un sorriso divertito.