Press "Enter" to skip to content

Gli stintinesi celebrano il santo papa di Ponza

Una festa riscoperta che unisce, che raccoglie le famiglie di Stintino e le mette al centro di una esperienza di fede attraverso la quale si prendono impegni nei riguardi della stessa comunità.

E’ la festa di San Silverio che, dopo la sua reintroduzione tre anni fa voluta dall’amministrazione comunale guidata da Antonio Diana, è diventata un appuntamento costante, atteso e sentito da tutta la comunità stintinese. E ieri, lunedì 20 giugno, giornata della ricorrenza del santo papa di Ponza, è stata nominata la nuova priora, Nicolina Barabino.

La nuova priora, di origini ponzesi da parte di madre, “eredita” il vessillo del santo da un’altra priora, Annalisa Scano che per un anno l’ha custodito con impegno.

E’ quindi ancora una figura femminile a portare la bandiera che per trent’anni, sino al 2009, è stata custodita gelosamente da “zia” Lucia Pagano, anche lei di chiare origini ponzesi.

Nell’anno della riscoperta della festa, inserita in un percorso di rivalutazione della memoria storica del paese, la bandiera andò a Nicola Balzano, anche lui di origini ponzesi da parte paterna. A unire il priore del 2009 e le due ultime custodi della bandiera, che ieri si sono scambiate lo stendardo, esiste un legame familiare. Sono infatti cugini e tutti discendenti di quell’Isidoro Balzano che, dopo aver acquistato un lotto di terreno dalla Comunità dei 45 nei primi anni di fondazione di Stintino, si stabilì nel paese. E fu sempre lui, tramite un ponzese commerciante di aragoste, a far arrivare la statua del papa in paese.

Alle 18 gli stintinesi si sono dati appuntamento nella chiesa parrocchiale per la santa messa, celebrata dal parroco. «San Silverio è colui che ha incarnato la venuta del Cristo con stile fermo e austero – ha detto don Andrea Piras – capace di attirarci e portarci a Cristo. Chiediamo per la nostra comunità che San Silverio illumini i nostri passi, tocchi e riscaldi i nostri cuori e che si renda presente nei momenti di gioia di difficoltà».

Una volta conclusa la funzione religiosa, per le vie del paese è iniziata la processione del simulacro con in testa la bandiera del santo portata dalla priora uscente Annalisa Scano. Il corteo quindi, dopo una serie di tappe alle case dei precedenti priori, alla sede della Confraternita e al monumento ai caduti, ha fatto ritorno in chiesa per lo scambio dell’insegna.

Anche quest’anno in processione è stata portata la statua in resina acquistata lo scorso anno. Quella originale, dei primi dell’Ottocento, che necessita di un accurato restauro, è rimasta nella sua nicchia all’interno della chiesa parrocchiale.

La nuova priora quindi ha accolto i concittadini e i turisti nella sede della Confraternita della Beata Vergine della Difesa per un rinfresco.

rinvio della Conferenza Provinciale Sanitaria e Socio sanitaria, convocata dal Presidente Roberto Deriu per esaminare la questione del dimensionamento dell'Ospedale San Camillo di Sorgono.

Red-com