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Un duo stellare per “!50”: Paolo Fresu e Stefano Bollani domani sera a Lei (NU) (ore 21:30).

Sono i rilievi del Màrghine, nel centro della Sardegna, la prossima destinazione di “!50”, il lungo viaggio musicale attraverso l’isola dei nuraghi di Paolo Fresu, impegnato da domenica scorsa (e fino al 31 luglio) nella speciale festa ideata per il suo cinquantesimo compleanno (festeggiato lo scorso 10 febbraio): cinquanta concerti consecutivi con altrettanti progetti artistici differenti in altrettanti luoghi indimenticabili della sua Sardegna.

Per l'ottava tappa del percorso, la carovana del tour sale in collina (a circa 500 metri sul livello del mare) nel piccolo paesino di Lei (Nu), dove domani alle 21:30 il trombettista di Berchidda arriva insieme ad un altro grande ambasciatore del jazz italiano nel mondo, il pianista Stefano Bollani: un duo stellare, raramente sperimentato, che tra brani originali, grandi standard e (forse) celebri canzoni, saprà di certo regalare sorprese ed emozioni in quello che è uno dei più attesi concerti di “!50”.

Se gli incontri in duo di Fresu e Bollani non sono stati finora frequenti, l’intesa tra il jazzista sardo e il milanese è invece ben rodata dalle varie occasioni in cui hanno incrociato la loro musica per progetti più ampi. Le ultime apparizioni comuni risalgono alla fine dell'anno scorso, in Scandinavia, nel trio con il bandoneonista italiano Paolo Russo, ma Paolo Fresu e Stefano Bollani hanno suonato spesso assieme ad Enrico Rava nel progetto dedicato a Chet Baker, e il trombettista di Berchidda è stato ospite nel disco in cui Bollani suona il famoso brano “Sardità”, con il tormentone “Paolo Fresu Zedda Piras...”.

Classe 1972, Stefano Bollani ha bruciato le tappe dell’ascesa al successo, diventando in pochi anni uno dei jazzisti italiani più apprezzati da pubblico e critica (e non solo in patria), come dimostrano anche i riconoscimenti guadagnati nell’arco di una carriera cominciata ad appena quindici anni. Eclettico, ironico, giocoso, Bollani spazia dalle rivisitazioni della musica leggera del passato al jazz più aggiornato, con organici e in contesti differenti, dal solo alle produzioni orchestrali, come nel suo più recente exploit: l’incisione (uscita lo scorso settembre) di classici di Gershwin (Rhapsody in Blue, Concert in F, Catfish Row e il raro Rialto Ripples) con la Gewandhausorchester diretta da Riccardo Chailly che ha scalato le classifiche piazzandosi nella top 10 per settimane. Un successo che si sta replicando con “Big Bang”, la prima incisione di questo vulcanico artista con un ensemble allargato (la NDR Bigband di Amburgo, con Jeff Ballard), uscito da poche settimane e già avviato alle posizioni di vertice delle classifiche di vendita.

Scenario del concerto di domani (domenica 19) a Lei (come sempre ad ingresso gratuito e con diretta streaming sul sito www.50fresu.it), sarà la Piazzetta Sa Rocca del borgo collinare di seicento abitanti circondato dai monti del Màrghine, coperti di boschi di querce e lecci e irrigati da numerosi torrenti, che tanto regalano all’economia e all’enogastronomia del territorio. E infatti, per arricchire l’appuntamento promosso dal Comune (e inserito nei festeggiamenti di “Primavera nel Marghine”), per spettatori e visitatori sono previsti punti ristoro che proporranno tra l’altro anche gustosi assaggi delle prelibatezze della montagna.

E per la successiva tappa la carovana di “!50” ha in programma uno spostamento di pochi chilometri: i dieci che dividono Lei da Bolotana dove lunedì (20 giugno), sempre alle 21.30, è in programma nella Chiesa di San Bachisio un altro concerto che si annuncia indiment. Com

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