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Tredici orgolesi indagati dalla Polizia di Stato nuorese per associazione a delinquere finalizzata a commettere rapine, furti, danneggiamenti e per traffico e detenzione di armi.

Sono uniti da vincoli di amicizia, di parentela e di “comparato” i tredici orgolesi indagati dalla Procura della Repubblica di Nuoro per associazione a delinquere finalizzata a commettere rapine, furti, danneggiamenti e per traffico e detenzione di armi.

Oggi, si sono concluse infatti, con la notifica di tredici informazioni di garanzia, le indagini della Squadra Mobile di Nuoro che hanno permesso di far luce su una serie di furti e rapine compiute nelle province di Nuoro, Sassari ed Oristano fra il 2007 e i primi mesi del 2009.

Per questo sono indagati gli orgolesi T.A. di 25 anni, D.A. di 27 anni, Crissantu Giuseppe di 23 anni, C.F. di 25 anni, C.F. di 22 anni, M.G. di 22 anni, Flore Mario Francesco di 25 anni, M.P. di 35 anni, Reccia Sossio di 30 anni, R.G. di 27 anni, S.D. 26 anni, M.M. di 32 anni e M.M.C. di 28 anni, tutti con numerosi precedenti penali.

Tra questi, T.A., Flore Mario Francesco, Crissantu Giuseppe e M.P. erano i promotori, organizzatori e capi dell’associazione.

I tredici si spostavano con le proprie autovetture e con quelle appena rubate per mettere a segno rapine, furti in abitazioni di campagna e in residenze estive, nei distributori di benzina, in negozi e supermercati. Con sé portavano sempre tre pistole, due a tamburo, una semiautomatica e un fucile.

Questi i fatti più eclatanti contestati al gruppo: Furto in una residenza estiva a Padru compiuto il 27/09/2007. I malviventi dopo aver rubato un veicolo della nettezza urbana del Comune di Padru, raggiunsero la villa e caricarono sopra il mezzo, mobili, suppellettili, motoseghe, decespugliatori ed altro materiale per svariate migliaia di euro di valore.

Furto di una Alfa Romeo 33, avvenuto a Simaxis il 03/10/2007: il veicolo doveva servire per un furto in un supermercato ma il reato non fu poi compiuto.

Furto di una Lancia Thema, avvenuto a San Teodoro il 20/01/08: il veicolo fu poi utilizzato per un “carosello” a forte velocità per le vie di Orgosolo, al termine del quale servì per sfondare una serranda del vecchio edificio del Comune. L’auto fu data alle fiamme.

Furto di due autovetture avvenuto a Orosei il 01/02/2008: le auto poi furono utilizzate per scassinare la colonnina automatica del distributore di benzina IES di Galtellì.

Furto di una Fiat Uno avvenuto a Cabras il 20/02/2008: lo stesso giorno l’auto fu utilizzata come ariete per infrangere la vetrata dell’esercizio commerciale “Green Castle” a Oristano, dal quale furono portate via macchine agricole per un valore di oltre 15.000 euro.

Furto di un furgone SDA avvenuto a Olbia il 01/07/08 conclusosi con l’arresto in flagranza di Francesco Crissantu, che per sfuggire ai Carabinieri aveva tentato più volte di speronare l’auto delle forze dell’ordine.

Gli indagati sono anche responsabili di diversi danneggiamenti e di altri numerosi furti di autovetture e furgoni utilizzati per commettere altri “piccoli” reati contro il patrimonio.

La banda era solita agire divisa in piccoli gruppi operativi e secondo la necessità e la difficoltà del “colpo” da eseguire, si muovevano anche tutti insieme dove ciascuno aveva ruoli e compiti ben definiti. Agivano soltanto durante la notte e trascorrevano gran parte del giorno a casa a dormire o al bar. Si incontravano sporadicamente per pianificare e stabilire il “colpo” successivo, prima del quale svolgevano scrupolosi sopralluoghi utilizzando le proprie autovetture. Per non essere controllati dalle Forze dell’Ordine durante gli spostamenti, si facevano precedere da una “staffetta” che “bonificava” il tragitto e avvertiva i complici dell’eventuale presenza di posti blocco di Polizia o Carabinieri.  Erano molto cauti nel farsi vedere insieme e, come emerge dalle intercettazioni, erano disposti anche a usare le armi contro chi avesse cercato di fermarli. Erano professionali e dotati di “sangue freddo” nonostante la giovane età.

Attualmente Giuseppe Crissantu  si trova in carcere perché arrestato in flagranza per la rapina all’Ufficio Postale di Perfugas del 2008; Sossio Reccia è detenuto perché responsabile di detenzione illegale di armi e per tentato omicidio (era stato arrestato dagli uomini della Squadra Mobile il 29.4.2011 insieme a Chessa Gessy); Mario Francesco Flore  invece fu arrestato nel gennaio 2008 dalla Squadra Mobile perché responsabile della rapina ad un tabacchino compiuta nel 2007 a Nuoro, in Via Roma, durante la quale fu esploso un colpo di pistola.

L’indagine è stata denominata Bella fiaba prendendo spunto dal commento in lingua sarda pronunciato da uno degli indagati mentre, insieme ai complici, aveva commesso un furto in un negozio: il malvivente afferma, molto euforico, che è così facile “portar via tutta questa roba” che sembra di essere in “una bella fiaba”…

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