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Il consigliere regionale Mario Diana (Pdl) intima alla Giunta Sardegna il ritiro immediato del Piano Stralcio delle Fasce Fluviali

Revoca immediata del Progetto di Piano Stralcio delle Fasce Fluviali adottato in via preliminare dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino il 31 marzo scorso: è quanto chiede nuovamente il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Mario Diana, che sulla materia era già intervenuto un mese fa con un’interrogazione analoga che ha avuto come unica risposta una dichiarazione di intenti della Giunta regionale cui non ha fatto seguito alcun atto formale.

Il riferimento è al documento nel quale vengono individuate le tracce dello sviluppo dei corsi d’acqua sul territorio al fine di identificare la massima estensione delle aree inondabili in caso di piena e le conseguenti misure di salvaguardia, adottato dal Comitato Istituzionale dopo un iter durato oltre cinque anni. Con l’adozione preliminare, sulle aree considerate inondabili anche solo in caso di eventi eccezionali (fino a una frequenza di una volta ogni duecento anni), sono state apposte le massime misure di salvaguardia previste dalle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Paesaggistico Regionale, consistenti in un sostanziale divieto assoluto di edificazione scattato il 29 aprile scorso.

L’“ingiustificato regime vincolistico”, si legge nell’interrogazione, “ha già comportato il blocco di qualsiasi attività edificatoria nella gran parte dei Comuni della Sardegna”, con conseguente “gravissimo danno” per le comunità locali. All’altra interrogazione urgente presentata da Diana un mese fa “ha fatto seguito l’annuncio a mezzo stampa, da parte della Giunta regionale, della revoca dell’atto di adozione del Progetto di Piano Stralcio”. A tale annuncio, però, “non è seguito alcun atto formale e pertanto, come confermano gli stessi componenti il Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino, i vincoli di cui al Progetto di Piano Stralcio risultano tuttora in vigore”.

Il capogruppo chiede perciò nuovamente al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, in qualità di Presidente dell’Autorità di Bacino, che la Giunta regionale revochi, in regime di autotutela, la delibera del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino con cui è stato adottato in via preliminare il Progetto di Piano Stralcio delle Fasce Fluviali e che l’adozione “non sia accompagnata dall’apposizione di un regime vincolistico eccessivo ed immotivato, soprattutto senza che sia stata data ai Comuni la possibilità di esprimersi al riguardo per quanto concerne sia gli aspetti tecnici inerenti la sicurezza delle comunità locali in caso di eventi calamitosi che gli aspetti politici inerenti la pianificazione urbanistica”. L’interrogazione urgente sarà depositata all’inizio della prossima settimana.