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Tutti in attesa delle dichiarazioni di Pontida ma a Napoli il problema rifiuti sommerge la città

A Pontida parlerà solo 'il capo', Umberto Bossi. La Lega Nord alimenta l'attesa per l'evento-raduno di domenica dal quale dipenderebbero le sorti della legislatura e nel frattempo, con la stessa determinazione con la quale Roberto Maroni frena in conferenza stampa il premier Berlusconi, blocca il decreto per l'emergenza rifiuti in Campania.

"Pontida è sempre un appuntamento importante per la salute della Lega - dice Maroni, questa mattina, a Varese - Questa non è in assoluto la più importante perché ci sono stati tanti altri appuntamenti carichi di aspettative ed emozioni. Però questo è un appuntamento importante in cui si diranno tante cose che certamente influiranno sulla scena politica, perché la Lega è sempre determinante e ancora una volta gioca un ruolo da grande protagonista".

Come era prevedibile, dopo il mancato varo in Consiglio dei ministri del decreto contestato dalla Lega, si aggrava l'emergenza rifiuti a Napoli e in provincia. Le strade del capoluogo sono disseminate di cumuli maleodoranti: una vera e propria montagna di sacchetti in putrefazione è visibile lungo via Toledo, una delle arterie principali della città, a poca distanza da un negozio di giocattoli e sotto gli occhi sbigottiti dei turisti.

In nottata i vigili del fuoco hanno dovuto spegnere 20 roghi, tra Napoli e provincia, appiccati ai cumuli di spazzatura non raccolta.

Difficoltà anche nei quartieri dove si effettua la raccolta differenziata porta a porta: il ciclo di prelievo ha subito blocchi e rallentamenti, e quindi i bidoni posizionati per la plastica all'interno delle aree condominiali non sono stati svuotati, come accaduto a via Nicolardi. In giornata in prefettura nuovo incontro tra Regione, Provincia e Comune.

"La posizione della Lega è inaccettabile nel merito e nel metodo ed è frutto di un ricatto politico", tuona dalle pagine del Mattino il governatore della Campania Stefano Caldoro.

"La contrapposizione tra il Nord virtuoso e il Sud che non cresce - ha aggiunto - è solo una scusa per drenare risorse nel Settentrione sia sui trasferimenti ordinari che su quelli straordinari. Per le quote latte e per la tragedia in Veneto si recuperano fondi nazionali. Quando invece gli allagamenti riguardano la provincia di Salerno o altre zone del Mezzogiorno, si chiede alle Regioni di cavarsela con proprie risorse".

Il governatore campano chiama in causa i suoi ex colleghi parlamentari del Pdl: "Devono scendere in campo i parlamentari meridionali del centrodestra. Così come la Lega tutela il proprio territorio, i nostri deputati e senatori devono fare la loro parte". Magari senza aspettare Pontida.