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Presidente Napolitano: No alla paura di unirsi su obiettivi comuni

 

"Non bisogna temere di ritrovarsi uniti insieme attorno ai grandi principi ed ai grandi obiettivi e a dire che sono comuni per tutti", dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, a Verona, lanciando un nuovo appello alle forze politiche ad affrontare i problemi unendo le forze.

"Non bisogna temere. Io qualche volta - aggiunge - ho l'impressione che in Italia ci sia chi teme che politicamente non ci divida abbastanza".

"Stiamo tranquilli, non saremo mai tutti d'accordo. I motivi anche di competizione, diciamo, di giusta divisione, non spariranno. E' essenziale che la divisione non ci impedisca di operare insieme - ha aggiunto Napolitano - e di costruire insieme e di fare dell'Italia un protagonista anche nel secolo così difficile che si è aperto".

Sono state le manifestazioni venute 'dal basso', nell'ambito dei 150 anni dell'Unità d'Italia, quelle che hanno maggiormente colpito il Presidente della
Repubblica, Giorgio Napolitano, in questi mesi. Il Presidente, oggi a Verona, al termine di uno spettacolo sull'Unità d'Italia e sulla Costituzione messo in scena dai giovani dell'Università, si è mostrato commosso ed entusiasta e ha voluto dire alcune parole davanti ad una folta platea di ragazzi, ma anche di bambini delle scuole elementari e materne riunite all'Arsenale di Verona.

"Ho assistito - ha detto Napolitano - a tante iniziative, spesso c'è stato un bel èdiscorso, ma questa ì un'altra cosa, molto bella e molto partecipata. Credo che dobbiamo ringraziare i ragazzi, le istituzioni e l'Università". "Questo  centocinquantesimo - ha aggiunto il Capo dello Stato - è stato una grande occasione di risveglio e partecipazione dal basso, lasciamo perdere le iniziative
organizzate dal centro. Questo significa che c'è qualcosa di profondo che unisce gli italiani senza per questo farli tutti uguali dal punto di vista delle idee. Le idee sono tutte legittime, dobbiamo riuscire a comporre l'unità nella diversità. La parola unità si è declinata insieme con altre: autonomia, responsabilità, diversità, sussidiarietà".

Il Presidente della Repubblica ha lasciato l'Arsenale per il pranzo ufficiale in prefettura e questa sera sarà all'Arena di Verona per la prima della stagione lirica con la Traviata.