Dalla fine di febbraio all'inizio di giugno, i differenziali di rendimento dei titoli di Stato decennali dei paesi dell'area dell'euro rispetto ai titoli tedeschi corrispondenti "si sono notevolmente ampliati" per Grecia, Irlanda e Portogallo. E anche "le tensioni nei mercati del debito sovrano di Belgio, Italia e Spagna si sono riflesse in questo periodo nelle oscillazioni relativamente ampie dei differenziali con i titoli tedeschi".
Il bollettino mensile della Bce descrive quello che hanno già visto tutti: "attualmente i differenziali di rendimento fra i titoli di Stato greci, irlandesi e portoghesi e quelli tedeschi superano di oltre 300 punti base i corrispondenti livelli di maggio 2010, quando le tensioni nei mercati del debito sovrano hanno iniziato ad acuirsi".
Poi però scende nel dettaglio quando parla della correzione necessaria ai conti pubblici italiani per centrare gli obiettivi di bilancio (pareggio entro il 2014): "Vanno ancora specificati per il periodo 2013-2014, ulteriori interventi per un importo cumulato pari a circa il 2,3% del Pil".
L'aggiornamento del programma italiano del 2011, spiega l'Eurotower, "prevede una riduzione del rapporto disavanzo/pil dal 4,6% del 2010 al 3,9% nel 2011. In seguito tale rapporto scenderebbe ulteriormente a un livello inferiore al 3% nel 2012, in linea con i requisiti" delle procedure per disavanzi eccessivi. "Il debito in rapporto al Pil - osserva ancora l'istituto di Francoforte - dovrebbe rimanere sostanzialmente stabile attorno al 120% fino al 2012 e poi diminuire".