Il Comitato di sorveglianza del Por-Fse, riunitosi oggi ad Alghero, approvando il Rapporto annuale di esecuzione ha certificato che, con oltre 345 milioni di euro impegnati e quasi 190 milioni di spesa cumulata, sul Fondo sociale europeo 2007/2013 (Fse) la Regione Sardegna non solo ha già raggiunto gli obiettivi di spesa imposti dalla Commissione europea, ma ha centrato anche quelli più stringenti imposti dalla delibera del Cipe dell’11 gennaio scorso.
Dell’organismo fanno parte Regione, ministero del Lavoro, parti sociali e datoriali, rappresentanti del partenariato istituzionale ed economico. Il Fondo sociale europeo della Sardegna può contare, per gli anni 2007/2013, su risorse totali pari a 729,3 milioni di euro.
"Quanto deliberato dal Comitato di sorveglianza è un risultato importante – ha spiegato l’assessore regionale del Lavoro Franco Manca - che attesta i significativi passi avanti fatti dalla Regione in questo anno e mezzo sul Fondo sociale europeo. Un lavoro, tra l’altro, che ha consentito che sia nel 2009 che nel 2010 non sia stato restituito nemmeno un euro di fondi comunitari alla Commissione europea. La certificazione dei 345 milioni di euro impegnati e dei 189 milioni spesi arriva da un organismo terzo e indipendente che spero spenga inutili e dannose polemiche di questi giorni, spesso basate su dati non reali".
"Anche oggi - ha aggunto Manca - leggo che i sindacati da una parte chiedono interventi urgenti contro la crisi occupazionale, dall’altra si lamentano della repentina approvazione del Piano. Un via libera che invece è avvenuto dopo un’ampia discussione e dopo che diverse loro richieste sono state accolte e inserite nel Piano stesso".
I rappresentanti del ministero del Lavoro hanno dunque ‘promosso’ la Regione e quelli della Commissione europea hanno dato atto dei progressi ottenuti dalla Sardegna rispetto all'inizio della programmazione, auspicando che il trend positivo sulla spesa dei fondi Fse continui e migliori anche nei prossimi anni.
"Basta pensare che il Comitato di sorveglianza, nell’ottobre 2009, aveva certificato la spesa di appena 15mila euro: oggi siamo a quasi 190 milioni. Questo programma, grazie a interventi innovativi, come il microcredito (azione molto apprezzata e seguita in altre Regioni), "Lunga estate", l’alta formazione, il pacchetto anticrisi, rivolti a giovani, donne, imprese e fasce deboli della nostra società, avendo raggiunto già i primi 20mila destinatari, sta cominciando a incidere e a dare i primi risultati. Un altro organismo terzo come l’Istat ha attestato che nel 2010 in Sardegna la disoccupazione giovanile è scesa di sei punti percentuali, passando dal 44,7 del 2009 al 38,8 per cento. Certo, c’è ancora molto da fare e l’auspicio di tutti è che la spesa del Fse acceleri ancora per venire incontro alle esigenze di tutti i destinatari finali".
A questo proposito, la Regione ha presentato al Comitato di sorveglianza una proposta di rimodulazione di risorse finanziarie sull’Asse Occupabilità per far fronte al nuovo contesto socio-economico e con l’obiettivo di rafforzare gli interventi a favore dei giovani, di contrastare la disoccupazione e di garantire una maggiore partecipazione delle imprese. Red.