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Riepilogo dei lavori in Consiglio regionale: Disposizioni nei vari settori d’intervento (Collegato alla Manovra Finanziaria 2011-2013).

La seduta del Consiglio regionale si è aperta sotto la presidenza di Claudia Lombardo. All'ordine del giorno dei lavori il Disegno di legge 222/A parte I (collegato alla manovra finanziaria 2011-2013). All'esame dell'Aula il Capo III (Interventi nei settori produttivi), art. 22 "Interventi in materia di attività produttivi".

I lavori sono stati subito sospesi per la mancanza del numero legale dei consiglieri come previsto dal Regolamento, dopo la verifica richiesta da Gianpaolo Diana (Pd).

Alla ripresa della seduta, alle 10.50, ha preso la parola Luciano Uras (Sel - Comunisti - Indipendentistas): "Devo sottolineare le difficoltà di ciascuno di noi ad esercitare le nostre funzioni. Abbiamo la sensazione che questo Consiglio soffra una condizione di inutilità. Soffre in ragione del modo in cui in questi anni si è colpita la sua funzione democratica dell'Istituzione, di regolatore dei rapporti sociali ed economici. E in un'economia come la nostra sempre più in crisi, questa condizione, presidente, avrà un peso anche dal punto di vista della tenuta dei rapporti sociali".

Uras ha poi continuato: "Oggi scopro dai giornali che la Giunta ha varato 200 milioni per il piano del lavoro, finanziamenti immessi nell'immaginario collettivo, promesse che non avranno seguito perché la Regione ha già raggiunto i limiti di spesa". Per l'esponente dell'opposizione si tratta "di un continuo spostamento di fondi da una parte all'altra. Ma al cittadino e all'imprenditore non arriva una lira". Uras ha ricordato la legge n. 20 del 2005 (Norme in materia di promozione dell'occupazione, sicurezza e qualità del lavoro. Disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. Abrogazione della legge regionale 14 luglio 2003, n. 9, in materia di lavoro e servizi all'impiego) da sei anni non viene applicata.

"Questa Regione è alla bancarotta. La Giunta regionale gestisce un'azienda che non solo non è competitiva, ma è alla bancarotta, in una condizione di oggettivo fallimento. Noi avremmo voluto - ha concluso Uras - che questo cosiddetto Collegato, che collegato non è perché non si collega a nulla, fosse un serio assestamento di bilancio, capace di cancellare residui passivi, recuperare risorse immediatamente impiegabili a sostegno dell’economia e del lavoro, che contenesse norme asciutte ed efficaci, introducendo alcuni elementi di sostegno sociale. Purtroppo abbiamo un pasticcio omnibus che aumenta la spesa fittizia e non mette ordine".

Nel suo intervento, Renato Lai (Pdl) ha illustrato ai colleghi l'importanza e l'utilità degli emendamenti 17, 198 e 27, a sostegno delle attività di mitilicoltura. Lai ha evidenziato come sia necessaria una norma transitoria per la regolarizzazione delle concessioni demaniali in attesa dell'approvazione del Testo Unico, già all’esame della Commissione permanente Agricoltura. "Ci sono attività di mitilicoltura riunite in consorzi, ma anche non consociate, altre che svolgono attività in cui si opera in regolarità ma senza concessione demaniale, altre invece abusive. Il mancato coordinamento e la mancata attività di controllo da parte della Regione - ha affermato Lai - sta creando seri crea problemi a queste attività produttive. Non si tiene conto la particolarità di questi comparti: la regolarizzazione delle concessioni è fondamentale per dare dignità a questo settore". Renato Lai ha poi evidenziato che ci sono 17 aziende che prima del 2009 che hanno presentato la richiesta di autorizzazione per l'esercizio della loro attività e che ancora non hanno avuto risposte.

Il consigliere del Pd Gian Valerio Sanna ha esordito nel suo intervento stigmatizzando un fatto relativo al Comune e alla Provincia di Oristano, territorio da cui Sanna proviene, che avrebbero messo in campo risorse pubbliche per la pubblicazione di un volantino informativo sui referendum escludendo il quesito relativo al legittimo impedimento. Sanna ha annunciato la presentazione di una mozione con la quale chiederà l'intervento della Corte dei Conti in merito alla faccenda. Relativamente all'articolo 22 in discussione, il consigliere del Pd si è soffermato sull'inopportunità da parte della Regione di proseguire la politica delle gestioni liquidatorie delle realtà produttive e industriali ormai chiuse. Per Sanna la Regione dovrebbe farsi carico una volta per tutte della questione facendosi carico di tutte le situazioni aperte per risolverle in maniera definitiva. A proposito poi della parte relativa alle concessioni demaniali Gian Valerio Sanna ritiene questo un argomento inopportuno in questo momento in cui la materia è all'esame della Camera dei deputati: "Il governo - ha affermato Sanna - vuole trasformare le concessioni demaniali in diritti di superficie contravvenendo al principio di libera concorrenza e di gara pubblica e per cui l'Unione europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia". Sanna, conscio che esistono delle questioni da risolvere, ritiene che questo non sia compito della Regione che ha un compito di tipo amministrativo e non normativo.

Critica sull'articolo 22 anche la collega di partito Francesca Barracciu che a proposito della Carbosulcis, Sigma Invest e delle altre realtà citate nel testo ha ribadito "l'assurdità di continuare a spendere risorse pubbliche per tenere in piedi queste industrie se la politica della Regione non ha la forza di invertire il declino di quell’area e portare all'attenzione del governo le crisi in atto". Per la Barracciu i soldi pubblici che si vogliono elargire non avranno alcuna ricaduta sulla ripresa produttiva e sullo sviluppo di quei territori. "Per Carbosulcis e Igea è stata predisposta anche una delibera importante che stanzia altre risorse ma che non avrà ricadute in termini di produttività e sviluppo - ha ribadito la consigliera dei Democratici - e si tratta di uno dei tanti interventi che fanno registrare disavanzi per 400 milioni di euro". Concludendo il suo intervento Francesca Barracciu ha chiesto per l'articolo 22 la votazione per parti e il voto segreto sui commi 2, 3, 4, 5 e 6.

Porcu (Pd) auspica in primo luogo che si aprano spazi per riflessioni positive capaci di migliorare il testo, come già accaduto ieri, "ferma restando la contrarietà di fondo del Pd e di tutta l'opposizione all'impianto del collegato". Sugli emendamenti presentati dalla giunta regionale, chiede all'Assessore informazioni di maggiore dettaglio. Nel concreto, si dichiara favorevole a quello che tende a rendere funzionale gli sportelli Suap (sportelli comunali per le attività produttive) e possibilista sull'utilità di investire risorse regionali per la creazione di strutture di supporto. Si dichiara molto perplesso, invece, sull'introduzione tassa per le autorizzazione rilasciate dagli sportelli, che dovrebbe essere incassata dalla Regione, a suo avviso indebitamente.""Siamo di fronte - ha sostenuto Porcu - ad uno strano esempio di federalismo interno, in cui la tassa non viene incamerata dall’istituzione più vicina ai cittadini (il comune), che fornisce il servizio. Stando così le cose, sarebbe opportuno il ritiro di questa proposta". Forti perplessità sono state espresse dall'esponente del Pd anche sullo stanziamento a favore della Carbosulcis, oggetto di "continue iniezioni di danaro fresco della regione, a partire dal 2008, per un progetto di cui non si vede la luce."

Sulla situazione di alcune società controllate dalla regione si è soffermato il Presidente della commissione Bilancio, Paolo Maninchedda (Psd'Az), che ha fornito chiarimenti sulla spesa regionale a sostegno di queste società. "Nel 2008, come si legge anche nei documenti della Corte dei Conti, sono state stanziate risorse pari a 47 milioni complessivi per Carbosulcis, Mineraria Silius e Igea, oggi ridotti col collegato a circa 20. Va sottolineato inoltre, - ha proseguito Maninchedda - che larga parte di queste risorse sono state impiegate per il sostegno dei posti di lavoro". Riprendendo ancora la relazione della Corte dei Conti, l'esponente sardista ha ricordato il rilievo della Commissione europea riguardante l’ipotesi di violazione delle norme comunitarie "per l'uso distorto dei fondi pubblici. Se decidessimo di tagliare 15 milioni da questa voce - ha concluso Maninchedda - si potrebbero trovare una parte dei fondi necessari per coprire l'indebitamento di Abbanoa".

Giampaolo Diana (Pd) ha richiamato l'attenzione dell'Aula sulla necessità di investire risorse pubbliche per riattivare l'economia regionale, penalizzata da un modello di sviluppo squilibrato. "Anche se il conto delle risorse - ha ammonito - non è sufficiente senza una visione del loro utilizzo. I dati, infatti, parlano chiaro: abbiamo un contributo di valore aggiunto pari a un 10% scarso, contro una media nazionale del 25%, con le regioni meridionali intorno al 15%,"mentre sul fronte della dotazione strutturale, sia materiale che immateriale, ci assestiamo intorno al 58% rispetto alla media nazionale. Spetta all'assessore all'Industria, Oscar Cherchi - invitato a dimettersi davanti a questo fallimento - rispondere sulle strategie per riqualificare, bonificare e caratterizzare non solo i territori delle aree minerarie dismesse ma anche di quelle industriali".

Diana ha infine avanzato al Consiglio una richiesta di intervento "a tutela del nostro ruolo istituzionale" rispetto alle vicende della Fluorsid: "Occorre stigmatizzare anche la magistratura - ha sostenuto - quando si permette di dire che il giacimento di fluorite di Silius non è da sfruttare perché economicamente non vantaggioso. Che strumenti ha la magistratura per dirlo? Questa è una responsabilità della politica non della magistratura, che invade il campo della politica e delle istituzione".

Secondo Renato Soru (Pd) nell’articolo 22 (Interventi nei settori produttivi) è quasi assente il riferimento alle attività produttive, o quantomeno "se ne parla davvero poco. Si stanziano risorse per comparti che "a volte, è difficile chiamare produttivi" e che - ha sottolineato l'ex presidente della Regione - sono in mano pubblica e pesano sul bilancio regionale". Soru ha richiamato l'Aula a un "equilibrio di giudizio", per cercare una soluzione alternativa tra quella di chiudere le aziende partecipate o andare avanti senza fare alcuna scelta: si può invece pensare a portare in equilibrio i conti e toglierle dalla mano pubblica.

"Non sono tra quelli - ha spiegato - che ritengono sia la Regione a dovere estrarre carbone e fluorite, ma neanche tra quelli che pensano vadano persi i posti lavoro". Per Soru però non si può non chiedersi a che punto siano le procedure di cessione della Carbosulcis e della miniera si Silius, e il processo di liquidazione di Sigma Invest s.p.a. "Di questo dobbiamo parlare - ha sostenuto - perché quest'articolo è paradigmatico di come si fa politica: cancellando la continuità amministrativa. Ha senso - ha continuato - parlare di rimodulazione del modo in cui facciamo programmazione territoriale? Se invece aveste utilizzato un pò di quello che è stato già fatto in modo equilibrato, forse la Sardegna non sarebbe così indietro nella spendita delle risorse europee".

La presidente Lombardo ha dato, quindi, la parola alla Giunta regionale. Per l'Esecutivo è intervenuto l'assessore dell’Industria, Oscar Cherchi, che ha condiviso la richiesta di Salvatore Amadu di fare una riflessione importante su questo articolo, ma si è detto contrario al voto segreto. "Ritenendo importante il voto palese - ha affermato - perché questo Consiglio si deve assumere le sue responsabilità: da questa votazione si capirà quale linea seguire per quanto riguarda le aziende partecipate".

Sulla richiesta di dimissioni di Giampaolo Diana ha poi affermato: "Mi dimetterò soltanto se me lo chiederà la maggioranza, anche perché non credo di avere alcuna responsabilità sulle partecipate della Regione. Nel momento del mio insediamento la prima cosa che ho fatto è stata quella di verificare il bilancio dell'assessorato e ho appurato che il 60 per cento delle risorse è assorbito dalle partecipate della Regione. Una situazione che ho ricevuto in eredità".

Per quanto riguarda la Carbosulcis l'assessore Cherchi si è detto d'accordo "a che la Regione non continui a gestire direttamente una miniera". E ha aggiunto: "Già più volte abbiamo annunciato la volontà di procedere a un bando internazionale per la gestione diretta da parte di terzi". Poi ha preso in esame anche la questione Sotacarbo: "Abbiamo un importante progetto in corso che va collegato alla realizzazione di una centrale con il conseguente stoccaggio della CO2". L'assessore Cherchi ha spiegato, inoltre, che quello che sta cercando di fare la Giunta regionale è di far capire all'Unione europea l'importanza fondamentale di questo progetto per il rilancio del "sistema carbone" del Sulcis. "I fondi servono per portare a termine questo importante progetto e serviranno soltanto per questo esercizio finanziario perché entro il 2011 dovrà essere espletata la gara, che sarà bandita entro giugno. Eliminare oggi questi 4 milioni di euro vorrebbe dire mandare in fumo tutto questo progetto". Cherchi ha anche sottolineato che, se non fossero interventi indispensabili, avrebbe certo investito i fondi previsti in questo articolo per un progetto più complessivo di rilancio dell'industria sarda.

Per quanto riguarda la Sigma Invest ha spiegato che i fondi sono necessari per la procedura di liquidazione e sulla Fluorite di Silius ha affermato: "Non dare i fondi alla Fluorite di Siluis comporta una responsabilità importante perché parte servono per pagare gli stipendi dei lavoratori e parte per le opere di bonifica della miniera".

La presidente del Consiglio, Claudia Lombardo, ha poi accordato 10 minuti di sospensione dei lavori come richiesto da Salvatore Amadu.

Alla ripresa dei lavori e dopo aver dato la parola al relatore di maggioranza, Paolo Maninchedda, per il suo parere e alla Giunta che ha espresso parere conforme, la presidente Lombardo ha messo in votazione gli emendamenti. Dopo una discussione durante le dichiarazioni di voto sull'emendamento 93 che riguardava la gestione commissariale delle Zir e autorizzava per l'anno 2011 l'ulteriore spesa di 3.520.000 euro a incremento del contributo a favore degli enti locali per lo svolgimento delle funzioni ex Ept, il consigliere Alberto Randazzo ha annunciato il ritiro dell'emendamento.

La presidente Lombardo ha messo in votazione per parti e a voto segreto l'articolo 22. Il primo comma che autorizza l'ulteriore spesa di 5 milioni per la ricapitalizzazione delle partecipate regionali Carbosulcis e Igea, un milione a Igea e 4 milioni a Carbosulcis, è stato approvato, a voto palese, con 50 voti favorevoli, 4 contrari e un astenuto. Il secondo comma (un milione di euro alla Sotacarbo spa) è stato respinto con 53 voti contrari, 15 favorevoli e un’astensione. Il terzo comma (4.100.000 euro alla Sigma Invest) è stato respinto con 47 voti contrari, 21 favorevoli e 1 astenuto.

Il quarto comma (2.700.000 euro per attività di bonifica, ripristino ambientale e smaltimento di rifiuti pericolosi nelle aree minerarie dismesse) è stato respinto con 37 voti contrari, 31 favorevoli e 2 astensioni. Il quinto comma (3.520.000 euro per le Zir) è stato respinto con 40 voti contrari, 26 favorevoli e un astenuto. Il sesto comma (4 milioni di euro per le bonifiche delle aree minerarie inquinate) è stato respinto con 44 voti contrari, 23 favorevoli e un astenuto.

Intervenendo sull'ordine dei lavori, Mario Diana, capogruppo del Pdl, ha sollevato il problema della competenza regionale sulle aree demaniali, "argomento controverso sul quale non si è raggiunta una posizione univoca e chiara. Altro discorso, invece, quello che riguarda le tabelle con l'individuazione degli importi dei canoni". Nell'annunciare il ritiro degli emendamenti relativi alla materia, Diana ha preso atto della "mancanza di un ampio consenso", ma ha auspicato da parte della giunta e dello stesso consiglio, "precisi impegni per la predisposizione di norme di attuazione che, nell'ambito di un proficuo confronto con lo Stato, stabiliscano in modo definitivo se la Regione può legiferare autonomamente sulle concessioni demaniali, cosa che peraltro parrebbe avere piena fondatezza, dato che la stessa Regione riscuote alcune tariffe analoghe"."

Per Antonio Solinas (Pd), la decisione di accantonare gli emendamenti sulle concessioni è condivisibile in questa fase, "anche perché la commissione agricoltura sta lavorando su un nuovo testo organico di disciplina della materia, che sarà sottoposto quanto prima all’attenzione dell'aula". La Presidente Lombardo ha dunque sospeso la seduta e riaggiorna i lavori per il pomeriggio alle ore 16.00. Red.