"Possiamo fare master in politiche della spesa, ma siamo alle elementari nella produzione della ricchezza". Il presidente della Commissione Bilancio del Consiglio regionale, Paolo Maninchedda (Psd'Az), ha sollecitato una "spallata alle consuetudini" della politica del consenso, una rottura delle vecchie abitudini per passare alle scelte strategiche in grado di aumentare il Prodotto interno lordo (Pil) della Sardegna; ad esempio con il recupero di 300 milioni dalla sanità e di 400 milioni dalle spese correnti.
Sul consolidamento del debito di Abbanoa, l'esponente sardista ha detto che 50 milioni di euro non sono sufficienti perché di milioni, ne servirebbero 200 per evitare di bloccare futuri investimenti per 1,5 miliardi a danno di 300 imprese e 3000 addetti legati alla sorte del gestore idrico. Red