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Lavori Consiglio regionale Sardegna: discussione sul collegato alla Legge Finanziaria 2011-2013 (riepilogo generale della mattinata)

La seduta del Consiglio regionale antimeridiana si è aperta sotto la presidenza di Claudia Lombardo. Allordine del giorno dei lavori il Disegno di legge 222/A parte I (collegato alla manovra finanziaria 2011-2013). Giampaolo Diana (Pd) ha chiesto la verifica del numero legale e i  lavori sono stati poi sospesi per mezzora.

Alla ripresa la presidente Claudia Lombardo ha ricordato che nellultima seduta era stata conclusa la discussione generale sullart. 15 quater e che lAula oggi avrebbe dovuto prendere in esame gli emendamenti presentati allarticolo.

Ha chiesto subito la parola Luciano Uras (capogruppo di Sel Comunisti Indipendentistas) che ha chiesto una nuova verifica del numero legale. I lavori sono proseguiti perché in aula era presente il numero di consiglieri previsti dal Regolamento.

Ha quindi chiesto dintervenire Gian Valerio Sanna (Pd) sullordine dei lavori, chiedendo ai colleghi di sospendere la seduta e fare una pausa di approfondimento per programmare meglio i lavori e gli obiettivi che il Consiglio regionale vuole raggiungere. In particolare Sanna ha affermato che gli emendamenti presentati sono una molteplicità di follie e ha ricordato  allAula il forte richiamo mosso dallUnione europea alla Sardegna sul ritardo nella spesa dei fondi comunitari e sulle modalità con cui vengono utilizzati. La Regione sarda sta operando ha affermato Sanna - in conflitto con le regole.

La presidente Lombardo ha chiesto allAula un intervento a favore e 
uno contrario sulla richiesta di Gian Valerio Sanna di sospendere l

esame del Collegato. A favore si è pronunciato il vice capogruppo dei Democratici, 
Giampaolo Diana, che ha sottolineato come l
esigenza di uno stop allesame del Collegato fosse stata posta da più parti già prima della sospensione della seduta precedente: Nel documento - ha sottolineato Diana -  abbiamo a disposizione 50 milioni ed è una vergogna che  si utilizzino nella maniera delineata dal dispositivo e dagli emendamenti presentati. Per il consigliere del Pd, anche alla luce del vertice di maggioranza tenutosi ieri a Villa Devoto e delle dichiarazioni del presidente della Giunta Ugo Cappellacci sullurgenza di risolvere nellisola le problematiche relative alloccupazione, è il momento di fermarsi e individuare poche linee direttrici sulle quali concentrare interventi che diano respiro alleconomia della Sardegna.

Per Diana è necessario riconsiderare radicalmente il testo allesame dellAula: Cè bisogno di politiche di sviluppo che diano lavoro di qualità, ha concluso ribadendo la richiesta di una sospensione dei lavori. Contrario invece allistanza avanzata dal Pd il capogruppo del Pdl Mario Diana: Noi siamo contrari non perché non vogliamo valutare con attenzione i temi messi sul tavolo dai colleghi del centrosinistra, ha affermato Diana, e a proposito delle spese dei fondi europei ha chiarito che la Sardegna non è lunica regione dItalia ad avere difficoltà in questa spesa. Le difficoltà a spendere i fondi europei 
sono diffuse in tutte le regioni  e in particolare in quelle del Mezzogiorno. La giunta si sta attivando per fare il punto della situazione, ma questa materia non può far sospendere l
approvazione del Collegato. Abbiamo lobbligo di andare avanti e dobbiamo dare risposte. Dopo lintervento del capogruppo di maggioranza la presidente Lombardo ha messo in votazione, per alzata di mano, la richiesta avanzata dai Democratici che non è stata approvata. Riprendendo i lavori con lesame dellemendamento 97 allarticolo 15 quater, è intervenuta la consigliera del Pd Francesca Barracciu chiedendo e ottenendo dieci minuti di sospensione.

Alla ripresa dei lavori, Francesca Barracciu (Pd) chiede di rinviare alla fine del dibattito la discussione dellart. 15 quater per  la necessità di approfondire il contenuto di molti commi che lo compongono. La richiesta viene accolta.

Si procede quindi con lesame dellart. 15 quinquies e la discussione sullarticolo. Gianvalerio Sanna (Pd), sottolinea la presenza di emendamenti aggiuntivi sul tema della riforma del servizio idrico integrato, attraverso una sanatoria di 50 milioni di euro. La realtà, sottolinea, è che ci si sta inseguendo da troppo tempo su alcuni temi senza avere consapevolezza della situazione finanziaria della regione. Al di là dei vertici di facciata, resta il fatto che la Ue ha lanciato lallarme sulla spesa dei fondi assegnati alla Sardegna.

Molto critico il suo giudizio sul collegato, definito un discount dove si trova per caso qualcosa di marca e molta merce di pessima qualità. Inoltre, riprendendo il tema dei rapporti Regione Unione europea, ha ricordato lanalisi della struttura tecnica di Bruxelles che ha contestato apertamente alla regione luso distorto delle risorse, alle quali si accede in molti casi come ad un bancomat per interventi-tampone senza prospettiva. Un tale modo di procedere cozza profondamente con la situazione di quanti non riescono ad arrivare alla seconda settimana del mese o di molti altri che non riescono ad ottenere i pagamenti dalla pubblica amministrazione. La situazione finanziaria complessiva è tale da ipotecare pesantemente lazione dei governi regionali che succederanno a questo. Cita in proposito lesempio della sanità con un deficit fuori controllo, dove la macchina amministrativa è ferma dappertutto in attesa che si realizzi lobiettivo della maggioranza di costituire un monocolore di questo o quel partito nelle linee di comando di ciascuna Asl.

Per Chicco Porcu, del Pd, le argomentazioni di Gianvalerio Sanna sono totalmente condividibili; il collegato è un provvedimento disorganico che appare sempre più un corpo estraneo rispetto alle tante emergenze della Sardegna. Nel merito, annuncia la sua astensione con la motivazione che manca una disciplina organica della materia. A suo giudizio, si è partiti con un collegato che doveva fare poche cose, possibilmente al meglio, e ci si ritrova a trascinare stancamente una discussione, iniziata a febbraio, con un provvedimento che obiettivamente è di gran lunga peggiorato. Il problema vero, ha dichiarato Porcu, è che questa maggioranza non riesce a produrre leggi e ad incidere sulle grandi questioni della Sardegna. E andata in questo modo nella prima parte della legislatura ed è facile prevedere che anche la seconda parte avrà lo stesso andamento. Ciò accade, ha detto ancora Porcu, perché la maggioranza è incapace di produrre riforme organiche, si procede a spizzichi e bocconi, navigando a vista giorno per giorno. Lo dimostra lo stesso collegato, una sorta di arca di Noè dove si imbarca un po’ di tutto, atteggiamento tipico di una maggioranza che vuole solo sopravvivere, deludendo per lennesima volta le aspettative e le speranze dei sardi. (segue)