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Giro di vite della Figc contro illeciti e omertà

Lotta all'omertà del calcio. E' la parola d'ordine lanciata in queste ore dalla Federcalcio e dal ct della nazionale Prandelli. Diventera' norma del codice di giustizia sportiva molto presto, forse gia' nel consiglio federale di giovedi', anche se non potra' essere retroattiva e colpire quanti sapevano delle scommesse e degli illeciti su cui sta indagando in questi giorni la procura di Cremona. Ma la Figc va al contrattacco, inasprisce le pene contro chi scommette e provoca illeciti sportivi e anche per chi non denuncia l'una e l'altra.

Insomma mette in campo nuove misure per difendersi da quei reati di cui si sente vittima, piu' che protagonista. "Serve una maggior collaborazione con gli organi dello Stato", il messaggio lanciato da Coni e Federcalcio, dopo un incontro avvenuto stamattina tra Petrucci, Pagnozzi e Abete. Domani il presidente federale relazionera' in giunta Coni, e oltre all'ipotesi di una sorta di centrale anti-rischio illustrera' misure reali e indirizzi politici per uscire da questa crisi. Abete ribadira' l'accelerazione dell'iter della giustizia sportiva. Da lunedi' Palazzi e la sua procura federale avvieranno il lavoro sull'inchiesta di Cremona.

I termini saranno abbreviati, le tutele difensive non possono assolutamente essere intaccate ma l'esigenza assoluta e' arrivare alla compilazione dei calendari con un quadro certo. Le notizie che arrivano da Cremona parlano di un aggravarsi della posizione dell'Atalanta: non compare il coinvolgimento di dirigenti, unica via perche' si passi alla responsabilita' diretta e al rischio retrocessione, ma se davvero lo scenario delle partite interessate e dei giocatori coinvolti dovesse essere ampio, la permanenza in A sarebbe seriamente a rischio.

C'è poi un discorso sul futuro. I tesserati non possono scommettere (art. 6 del codice di giustizia sportiva), e se la scommessa va a incidere sul risultato si parla di illecito sportivo (art.7). L'obbligo di denuncia e' contenuto solo nel secondo articolo, per dire basta all'omerta' denunciata anche da Prandelli le vie possibili sono diverse: includere l'obbligo di denuncia anche nell'articolo che vieta le scommesse, inasprire le pene previste per chi non lo fa (art. 18 e 19), oppure definire un profilo di sanzioni esplicitamente per gli omertosi.

Di sicuro, ci sarà un inasprimento delle pene per chi viola questi due articoli. Esiste un precedente che fa pensare: la penalizzazione del Ravenna e di Buffone e' arrivato sulla base della segnalazione di un dirigente del Lumezzane per tentato illecito. In questo caso la giustizia sportiva ha anticipato la magistratura, e in assenza degli strumenti della giustizia ordinaria la sola via possibile e' ritenuta la "responsabilizzazione" di calciatori e dirigenti di fronte al cancro delle scommesse.

C'è poi un messaggio 'politico' che la Figc ha già lanciato, e ribadirà nelle prossime ore: il calcio è vittima del meccanismo, senza benefici - questa la convinzione espressa anche due giorni fa dai dirigenti di via Allegri -. Serve un maggior coordinamento con Monopoli di stato, Viminale, ministero della giustizia: Uefa e Cio hanno affrontato così il problema, Abete in rappresentanza dello sport italiano sara' il 15 giugno a Losanna per una riunione su sport e scommesse del comitato olimpico internazionale.

L'idea di una centrale anti-rischio in cui collaborino tutti gli enti interessati o ancor meglio di un coordinamento (come l'Osservatorio anti-violenza) non e' impossibile. D'altra parte, come difendersi se le puntate vengono accettate anche pochi minuti prima di una partita e riguardano anche il numero di gol? I paletti a cosa e quando si possa scommettere non sono materia della Federcalcio, ma il problema verra' posto.

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