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Annozero fuori palinsesto, il giornalista vicino a la 7?

La Rai e Michele Santoro divorziano. Il rapporto di lavoro tra l'azienda di viale Mazzini e il popolare giornalista e conduttore è stato risolto. E' stata una risoluzione consensuale, come fa sapere la stessa azienda. In un comunicato è infatti precisato che la Rai e Santoro "hanno inteso definire transattivamente il complesso contenzioso - da troppo tempo pendente - altrimenti demandato alla sede giudiziaria".

Viene sottolineato che "si è ritenuto infatti di far cessare gli effetti della sentenza del Tribunale di Roma, confermate in appello, in materia di modalità di impiego di Michele Santoro, recuperando così la piena reciproca autonomia decisionale". Le parti hanno quindi convenuto di risolvere il rapporto di lavoro, "riservandosi di valutare in futuro altre e diverse forme di collaborazione". 

Domani alle 11 allo Studio 3 di Via Teulada, Michele Santoro ha convocato la conferenza stampa di fine stagione di Annozero.

L'approdo a un'altra emittente, in particolare La7, oppure restare nell'orbita Rai ma con un ruolo ben diverso da quello finora ricoperto. Sono le due ipotesi più accreditate circa il futuro di Michele Santoro. Ipotesi fatte alla luce della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro del giornalista con l'azienda di viale Mazzini e il cui effetto immediato è stata la cancellazione di 'Annozero' dal palinsesto autunnale di Rai2 portato in Cda oggi pomeriggio dal direttore generale Lorenza Lei, mentre il programma fino a questa mattina era inserito nel progetto originario del direttore di rete Massimo Liofredi proposto all'azienda.

A quanto s'apprende, la trattativa con La7 sarebbe a un livello tale da essere definita 'seria' e non un semplice pour-parler o un primo studiarsi a vicenda: molti punti chiave sarebbero già stati fissati circa un eventuale arrivo di Santoro alla rete. Ma non del tutto rimossa è l'ipotesi che Santoro resti a gravitare nella galassia Rai, ovvero avviare un accordo di collaborazione tra l'azienda pubblica radiotelevisiva e il conduttore, e su questo innestare l'avvio o il proseguimento di programmi targati Santoro. Tra l'altro nei giorni scorsi era stata sollevata dal consigliere Rizzo Nervo l'ipotesi di prevedere una sorta di clausola di non concorrenza per un periodo, ad esempio un biennio, come di solito avviene nelle aziende da cui manager di prima fascia si congedano per proseguire altrove la propria attività.