Sicuramente si allargherà a dismisura fino ad arrivare a tutta la serie A lo scandalo del calcio scommesse, e spunta in una intercettazione anche il nome del centrocampista della Roma Daniele De Rossi, anche se i magistrati di Cremona titolari dell'inchiesta sottolineano che non è indagato.
Oggi la stampa sportiva punta i riflettori sulla partita Genoa-Roma che finì 4-3 e costò la panchina a Claudio Ranieri: una partita da psicodramma, perché i giallorossi erano in vantaggio per 3-0 e riuscirono a farsi rimontare e a perdere il match.
La citazione di De Rossi verrebbe dalle labbra di Marco Paoloni (cioè il portiere della Cremonese, ed ex primavera della Roma, che avrebbe anche somministrato un ansiolitico ai compagni in occasione di una partita), il quale si sarebbe vantato al telefono di avere come "gancio" per Genoa-Roma proprio De Rossi, assicurando che si poteva scommettere sull'over, ovvero il risultato finale con più di tre reti.
L'ombra è pesantissima, anche se il pm appunto sottolinea che De Rossi indagato non è, e anche se il calciatore della Nazionale in quella partita non giocò nemmeno, perché era squalificato. Solo una vanteria di Paoloni che cita l'ex compagno della Primavera? Può darsi, ma a parte De Rossi il punto è che la maxi inchiesta sulle truffe per le scommesse su partite truccate si sta evidentemente allargando alla serie A.
Per ora voci o poco più ma, ragiona un investigatore, se dovesse venire
veramente alla luce l'esistenza di un "secondo livello" che interessa la serie A, allora non si può escludere il coinvolgimento della criminalità organizzata. "Al momento non ci sono prove, ma se un livello superiore esiste - dice - allora dobbiamo cambiare tipologia di lavoro. Perché determinati tipi di meccanismi che consentono di pianificare i risultati in certe categorie, non lo consentono in altre". Il che significa che "se ci sono stati dei movimenti, questi devono esser stati fatti con cifre diverse e ben più significative di quelle emerse finora. E dunque è molto probabile un coinvolgimento della criminalità organizzata, l'unica che può permettersi di movimentare certe cifre".