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L’epidemia ancora senza una causa certa: l’Oms: variante E. Coli mai vista prima

L'Organizzazione mondiale della Sanità afferma che la variante di E.Coli trovata nei pazienti tedeschi contagiati "non è stata mai vista prima in un focolaio di infezione". Esperti cinesi che hanno analizzato i geni del ceppo di Escherichia Coli tedesco affermano che il gruppo "è nuovo e altamente tossico".

Sono almeno sette i casi finora accertati in Gran Bretagna di contagio da Ehec, il batterio potenzialmente letale che ha già provocato 17 morti in Europa.
Lo ha reso noto l'Agenzia britannica per la Protezione Sanitaria, secondo cui tutti gli episodi risultano in qualche modo collegati alla Germania. In tre casi si tratta di cittadini britannici rientrati in patria da quel Paese mentre gli altri quattro contagiati sono di nazionalità tedesca. In un primo momento l'emergenza era stata attribuita a cetrioli infetti provenienti dalla Spagna e arrivati sui mercati tedeschi, ma le analisti di laboratorio lo hanno poi escluso.

Il cetriolo spagnolo non c'entra, ma nel dubbio, il governo della Russia ha vietato l'importazione di tutti i vegetali provenienti dall'Unione europea, estendendo così la misura varata nei confronti di Spagna e Germania lunedì scorso.

L'epidemia provocata dal batterio E. Coli intanto si estende non solo in Germania: ha 17 i morti, 1.500 le persone contagiate. Gli esperti non sono ancora riusciti a individuare la causa dell'epidemia.

Nelle ultime 24 ore le autorità tedesche hanno confermato quasi 100 nuovi casi e la
crisi ha già colpito pesantemente anche gli agricoltori a livello europeo: quelli italiani calcolano che il danno ha già superato i 20 milioni di euro, quelli spagnoli faranno causa al ministero della Sanità di Amburgo per le perdite provocate dall'allarme lanciato nei confronti dei loro prodotti.

La conferma che all'origine del batterio killer non ci sono i cetrioli spagnoli è arrivata sia da Bruxelles, sia da Berlino. I test sui cetrioli eseguiti nella città-Land di Amburgo sono risultati negativi, ha detto il ministro tedesco dell'Agricoltura e della Protezione dei consumatori, Ilse Aigner. Adesso la ricerca della fonte dell'infezione ricomincia
da capo, ha aggiunto: "Al momento, non si può escludere proprio nulla".