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Calcio scommesse: Dopo sei mesi di indagini 16 arresti

A poche ore dalle severe richieste di condanna dei pm napoletani nel processo di 'calciopoli', sul mondo del pallone si abbatte una nuova inchiesta,  coordinata dalla Questura di Cremona, che getta ombre sulla regolarità del campionato di serie B e di Lega Pro. Fra gli arrestati l'ex campione della Lazio Beppe Signori.

Nell'ambito dell'inchiesta risulta indagato anche Stefano Bettarini, ex marito di Simona Ventura e commentatore della trasmissione 'Quelli che il calcio'.

La squadra mobile di Ascoli ha arrestato due giocatori dell'Ascoli calcio ed un ex calciatore, attuale collaboratore del Viareggio calcio. In manette sono finiti il
difensore dell'Ascoli Vittorio Micolucci e il centrocampista Vincenzo Sommese, oltre a Gianfranco Parlato, ex giocatore di serie B e C, attualmente collaboratore del Viareggio calcio. Raggiunto da un'ordinanza anche Mauro Bressan, ex centrocampista di Fiorentina, Genoa, Venezia, Foggia, Bari, Cagliari e Como.

 Per condizionare i risultati degli incontri sarebbero stati dati anche dei calmanti ai calciatori, in modo che giocassero al di sotto delle loro possibilità. L'episodio si sarebbe verificato alla fine del campionato scorso della Lega Pro e coinvolgerebbe la Cremonese. In occasione di una sfida importante, uno degli indagati avrebbe messo nelle bibite a disposizione dei calciatori prima e durante l'incontro un calmante per 'addormentarli' e peggiorare le loro prestazioni. Al termine della partita cinque giocatori e un massaggiatore della squadra si sarebbero sentiti male. Da
quell'episodio sarebbe scattata l'indagine che ha portato agli arresti di oggi.

Secondo quanto accertato dalle indagini, durante la partita Cremonese-Paganese, avvenuta il 14 novembre scorso e terminata 2 a 0, un calciatore della squadra
di casa durante l'intervallo, avrebbe somministrato ai suoi compagni un sedativo per peggiorarne le prestazioni. Uno di questi sarebbe poi uscito di strada con la sua auto, altri due avrebbero avuto malori.

Sedici gli arresti eseguiti dalla polizia a conclusione di un'indagine sul calcio-scommesse durata sei mesi: la rete criminale comprendeva agenzie, calciatori, mediatori in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse
sia in Italia che all'estero. "Importanti ed inconfutabili", sostengono gli investigatori, gli elementi di prova che delineano l'esistenza di una organizzazione criminale costituita da calciatori ed ex calciatori professionisti "di comprovata esperienza anche a livello nazionale", nonché di titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti.

Calcio-scommesse: arrestati 16 tra calciatori, ex e dirigenti di società

Nuovo scandalo nel mondo del pallone. Infatti, a Milano, pare sia tornata alla ribalta l'ombra del calcio-scommesse. Sedici persone, tra cui ex giocatori di serie A, calciatori di serie B e Lega Pro, ancora in attività e dirigenti di società di Lega Pro, sono stati arrestati dalla polizia a conclusione di un'indagine sul calcio scommesse condotta dalla squadra mobile di Cremona e coordinata dal Servizio centrale operativo. Dall'inchiesta è emerso che gli arrestati avrebbero fortemente condizionato negli ultimi mesi il risultato di alcuni incontri dei campionati di serie B e di Lega Pro. Nei loro confronti la magistratura di Cremona ha emesso sette ordinanze di custodia cautelare in carcere e nove agli arresti domiciliari.

Tra gli arrestati vi sono anche titolari di agenzie di scommesse e liberi professionisti, mentre gli indagati sarebbero complessivamente una trentina. Gli arresti sono stati eseguiti dagli uomini della polizia a Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Nel corso dell'operazione sono state eseguite anche una serie di perquisizioni nelle abitazioni degli indagati, in alcune ricevitorie e presso uno studio di commercialisti che avrebbero consentito di acquisire ulteriori elementi utili alle indagini.

Cominciano ad emergere i primi nomi dei fermati. Tra di loro c''è anche l'ex capitano della Lazio ed ex attaccante della Nazionale, Beppe Signori.

I calciatori e gli ex giocatori professionisti arrestati dalla polizia erano, secondo l'accusa, parte integrante di una vera e propria «organizzazione criminale» nella quale ognuno aveva specifici compiti e ruoli, il cui obiettivo era quello di manipolare gli incontri a loro vantaggio. Gli indagati, secondo l'indagine, sarebbero anche riusciti a condizionare alcune partite, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario. Nei confronti dei sedici arrestati, sostengono gli investigatori, ci sono prove «importanti ed inconfutabili». L'indagine, partita sei mesi fa, avrebbe consentito inoltre di individuare la responsabilità dell'organizzazione in un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno proprio a Cremona. Quanto avvenuto in occasione di quell'incontro ha permesso ai poliziotti di allargare l'indagine a diversi soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, grazie ai contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all'estero.