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Ozieri, aperto ieri mattina il poliambulatorio

Il nuovo poliambulatorio di Ozieri ieri mattina, 30 maggio, ha aperto le porte all’utenza del territorio. Nell’arco di alcuni giorni sono state trasferite le attività specialistiche prima situate nella sede del distretto sanitario di Via Trento.

Nella nuova ala dell’ospedale “Antonio Segni”, al secondo sottopiano, in locali nuovi, sono stati cosi sistemati l’accettazione (che risponde al numero 079.77.94.01), quindi il back office del Cup, il Coordinamento infermieristico, la Cardiologia, la Pneumologia, la Medicina sportiva, la Reumatologia, l’Otorinolaringoiatria, l’Audiometria, la Dermatologia, l’Urologia, la Psichiatria, Neuropsichiatria infantile e Pediatria.

L’area di Via Colle dei Cappuccini, con questo trasferimento, è destinata a diventare una vera e propria cittadella sanitaria.

Il poliambulatorio specialistico, per la sua vicinanza all’ospedale potrà funzionare da filtro alle attività di ricovero e l’integrazione tra le varie attività contribuirà a realizzare una vera e propria sinergia tra le strutture sanitarie territoriali e ospedaliere.

Nei locali della nuova ala troverà spazio anche la Radiologia che sarà ospitata nella restate parte del secondo sottopiano e che potrebbe andare a regime alla fine di giugno.

La Radiologia, diretta da Antonio Pirisi, avrà così locali nuovi e sarà dotata delle più moderne tecnologie oggi presenti nel campo della diagnostica per immagini. Disporrà di una Sezione di risonanza magnetica, grazie all’installazione della nuova apparecchiatura da 1,5 tesla. Entro l’estate poi, sarà installata anche la nuova Tac multistrato. Nei nuovi locali è già stato installato un sistema Ris-Pacs che permetterà di informatizzare la Radiologia.

Ieri mattina, alla presenza del responsabile del distretto, Nicolino Licheri, dei medici specialisti, del personale infermieristico e dell’utenza che già si era recata nella struttura per le visite, il cappellano del presidio ospedaliero, don Giovanni Sanciu ha benedetto i locali e augurato buon lavoro agli operatori sanitari. Red