Il sottosegretario allo Sviluppo economico, Daniela Melchiorre, presidente dei Liberaldemocratici - a quanto si apprende -, ha rassegnato le proprie dimissioni con una lettera al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in cui motiva la sua decisione.
Melchiorre ricorda di non aver ancora preso "effettivo possesso" del suo incarico, e che non intende più farlo "dopo le incredibili esternazioni del presidente del Consiglio contro i magistrati all'incredulo presidente Obama in occasione del summit del G8".
Dopo quell'episodio, sottolinea Melchiorre, "non ho potuto far altro che constatare che non vi è, almeno per me, uno spazio per proseguire, o meglio avviare, un contributo effettivo all'attivita' governativa", perche' "qui la cosiddetta difesa fuori dal processo ha voluto raggiungere, al di la' di ogni misura, l'apice mondiale".
Il leader dei Liberaldemocratici ammette che la giustizia italiana ha "diverse cose che non vanno" ma per il Paese le "urgenze" sono altre, come quelle economiche, e ad esse occorre dare il "primato".
"Ora però - si legge ancora nella lettera - si è superata la misura. Non è francamente accettabile che si giunga alle volgarita' dei giorni passati e che si tenti la delegittimazione di quella che comunque è una funzione costituzionale dinnanzi a quella che è una delle autorita' piu' importanti della terra".
Melchiorre ricorda poi "di essere un magistrato e di aver indossato con orgoglio e con onore la toga", e questo la spinge "per coerenza" a dimettersi dall'incarico di sottosegretario. La presidente dei Liberaldemocratici annuncia poi la convocazione della Direzione nazionale del suo partito "per verificare se questa scelta e' condivisa".