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Registro delle malformazioni congenite e prevenzione primaria: la Sardegna accelera

Domani, sabato 28 maggio, dalle 8.30 alle 14, nella sala conferenze del Palazzo dei congressi – Fiera di Cagliari, viale Diaz - si tiene il congresso nazionale “La prevenzione primaria delle malformazioni congenite”.  I lavori sono patrocinati da Presidenza della Repubblica, assessorato regionale Sanità, Azienda Brotzu, Unicef, Fimmg (Federazione medici medicina generale), Rotary Cagliari, Uniamo (federazione malattie rare),  Asbi (Associazione spina bifida) e Ordine dei medici della provincia di Cagliari.

I relatori dell’ateneo. Tra i relatori, per l’università di Cagliari, Sergio Galanello (direttore clinica pediatrica, Microcitemico), Gian Benedetto Melis (direttore sanitario Azienda Mista), Anna Maria Nurchi (direttore clinica pediatrica azienda mista), Carlo Carcassi (direttore centro regionale trapianti), Antonio Cao (pediatra emerito), Vassilios Fanos (neonatologo). Partecipano anche i primari Costantino Marcello, Giovanni Monni, Umberto Pelosi, Roberto Tumbarello, Eleonora Coccollone. Il Rotary Club Cagliari e l’Associazione Spina Bifida Italia hanno coinvolto anche Pierpaolo Mastroiacovo (Direttore del ICBD – International Centre on Birth Defetcs, Roma) e Domenica Taruscio (responsabile centro nazionale Malattie rare – Istituto Superiore di Sanità).

Malformazioni, prima causa di morte  I difetti congeniti colpiscono tra il 3 e il 5 per cento di tutti i nati, rappresentando la prima causa di morte nel primo anno di vita. La prevenzione primaria si attua con una vitamina, l’acido folico, nel periodo precedente il concepimento. Ogni anno nascono in Sardegna circa 300 bambini con difetti congeniti di varia entità. Le malformazioni, ma soprattutto la spina bifida, hanno un’alta incidenza nella nostra regione. Il 5 per cento di questi bambini muore nel primo anno di vita. Il 30 per cento vivrà, ma con gravi disabilità fisiche e/o psichiche permanenti. Gli altri avranno bisogno di interventi medici e/o chirurgici e frequenti ricoveri in ospedale nell’arco dell’intera vita.

Il ruolo dell’acido folico. La novità di questi ultimi anni è che l’acido folico può prevenire non solo la spina bifida e la cheilognato palatoschisi (nota come “labbro leporino”), ma anche la maggior parte delle altre malformazioni congenite conosciute, come le cardiopatie congenite e  le uropatie malformative. Il Rotary Club Cagliari è impegnato, da circa sette anni, in un Progetto di prevenzione primaria delle Malformazioni Congenite. Il costo dell’assistenza di un solo bambino affetto da spina bifida, si aggira intorno ai 350 mila euro. Con l’utilizzo di acido folico somministrato alla futura mamma nel periodo preconcezionale, si prevede ogni anno in Sardegna una riduzione di 100/150 bambini malformati ed in Italia di 1000/3000. Red-com