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Operazione dei carabinieri di Sassari “Stige” (fiume del lamento) è uno dei cinque fiumi presenti negli Inferi.

Questa mattina i carabinieri del Reparto Operativo - Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Sassari, ha dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misure cautelari nei confronti di 7 persone (una in carcere, quattro agli arresti domiciliari e due obblighi di dimora nel comune di residenza - firma in caserma), emessa dal GIP del Tribunale di Sassari su richiesta di quella Procura di Sassari.

È infatti finito in carcere Ezio Pitalis, 50 anni, di Alghero, titolare impresa edile PM costruzioni. Invece sono stati posti agli arresti domiciliari Riccardo Madonia, 47 anni, di Cammarata (AG), ingegnere capo cantiere della Cosedil costruzioni di Santa Venerina (CT), Rosario Emanuele Rapisarda, 30 anni, di Acireale (CT), geometra della Cosedil, Giuseppe Torturu, 60 anni, di Alghero, operaio della PM costruzioni e Francesco Paolo Naccari, 47 anni, di Porto Torres, ingegnere capo settore tecnico del Consorzio di bonifica della Nurra. Infine, è stato imposto l’obbligo di firma al comando Arma Giuseppe Sapienza, 54 anni, di Santa Venerina, responsabile per la Sardegna della Cosedil e Giorgio Cossu, 34 anni, di Alghero, operaio della PM costruzioni.

Per tutti i reati contestati sono truffa aggravata ai danni del Consorzio di bonifica della Nurra in concorso, frode nelle pubbliche forniture e falsità materiale ed ideologica commessa dal pubblico ufficiale.

Nel procedimento sono indagati per gli stessi reati un funzionario del Consorzio e un dipendente della PM costruzioni, ai quali oggi è stata notificata l’informazione di garanzia ed eseguita perquisizione domiciliare.

L’indagine degli investigatori dell’Arma ha avuto inizio nel maggio 2010, nel contesto di altre indagini inerenti la costruzione di una condotta di acqua potabile, della lunghezza di Km 3,8 ed un diametro di cm 160, per collegare due bacini artificiali situati nella provincia turritana, tra i comuni di Putifigari e Monteleone Roccadoria.

Il 9 dicembre del 2008, il Consorzio di Bonifica della Nurra di Sassari aveva indetto l’appalto dei lavori “Collegamento Temo – Cuga -Condotta sul Rio Sette Ortas” che la società Cosedil S.p.A., con sede in Santa Venerina (CT), si è aggiudicato per l’importo a base d’asta di 5.443.672 euro, con un ribasso del 35,5%.

L’11. Maggio del 2009, l’impresa edile PM costruzioni aveva sottoscritto con la Cosedil un contratto di subappalto per eseguire parte dei lavori, per un importo di 884.000 euro.

I gravi difetti di tenuta riscontrati al termine dei lavori, eseguiti con consistente risparmio di mano d’opera e materiali, aveva poi indotto i responsabili delle due ditte costruttrici a porre in essere, con la complicità di dirigenti del Consorzio appaltante, una serie di azioni fraudolente finalizzate all’illecita approvazione dei lavori e all’incasso della considerevole somma di denaro, proveniente da stanziamenti pubblici (Ministero delle infrastrutture e Regione autonoma della Sardegna).

Inseguito i militari attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché con pedinamenti ed appostamenti, hanno accertato che gli indagati, poiché la pressione di esercizio della condotta era notevolmente inferiore a quanto stabilito, avevano alterato i dischi di registrazione dei manometri, ossia gli strumenti utilizzati per misurarne la pressione, durante le prove di collaudo. Nel corso di queste, inoltre, due degli indagati avevano posizionato, lungo il percorso della condotta stessa in luogo ben nascosto, un’autobotte ed una pompa per immettere acqua in modo da compensare le rilevanti perdite.

La valenza dell’indagine è stata corroborata da una consulenza tecnica disposta dalla Procura. Il danno quindi procurato appare notevole in quanto l’opera non può essere riparata, ma dovrebbe essere costruita ex novo.

La condotta è stata sottoposta a sequestro ed è tuttora funzionante.