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Celebrata una messa in ricorrenza del terzo anniversario della scomparsa dell’appuntato dei carabinieri Francesco Deias.

Alle ore 19.00 di ieri 23 maggio 2011, a Dolianova (Ca), nella cattedrale di San Pantaleo, è stata celebrata una santa messa in ricorrenza del terzo anniversario della scomparsa dell'appuntato Francesco Deias.

La funzione religiosa è stata concelebrata da Mons. Salvatore Pompedda, cappellano capo della Sardegna, e da Don Ettore Cannavera, cappellano del carcere di Buoncammino e responsabile della comunità "la collina" di Serdiana.

I carabinieri del comando provinciale di Cagliari e della compagnia di Dolianova hanno voluto ricordare con una celebrazione solenne la memoria dell'appuntato, insignito della medaglia d'oro al valor civile alla memoria per essere deceduto in servizio il 23 maggio del 2008 mentre era intento a salvare una donna che era rimasta coinvolta in un incidente sulla SS 131 poco prima di San Sperate.

L'appuntato Deias, erano nato ad Oristano il 25 maggio 1973, dopo essersi arruolato nel settembre del 1995 aveva prestato servizio presso la Stazione cc di Olgiate comasco, presso la prima sezione del Nucleo operativo e radiomobile di Milano, presso il Nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di Tonara  (Nu) e dal giugno del 2007 presso il Nucleo operativo radiomobile della compagnia carabinieri di Dolianova.

La sera del 23 maggio 2008 il militare stava svolgendo un servizio di perlustrazione  con un collega quando intorno alle ore 23,00 aveva ricevuto la segnalazione di un incidente stradale sulla  SS 131.

La pattuglia giunta sul posto si è trovata di fronte un'autovettura ribaltata sulla corsia di sorpasso con una ragazza bloccata al suo interno. Attuate tutte le procedure del caso per segnalare la situazione di pericolo alle auto che sopraggiungevano (direzione Oristano - Cagliari), l'app. Deias ha quindi estratto la conducente dell'auto capovolta, che era in stato di shock. Mentre aiutava a salire sull'auto di servizio la giovane donna per metterla al sicuro, un'altra autovettura che sopraggiungeva ad alta velocità, condotta da un giovane sotto effetto di sostanze alcoliche, incurante della disperata segnalazione di pericolo posta in essere dall'altro collega, ha investito mortalmente l'appuntato, che un istante prima riesce a spingere la ragazza, che stava soccorrendo, all'interno dell'auto di servizio salvandole la vita.

Per questo gesto eroico, il ministro dell'interno ha concesso alla memoria del militare la medaglia d'oro al valor civile con la seguente motivazione: "intervenuto nottetempo, unitamente ad altro militare, su un'arteria stradale ad alta densità di traffico ove si era ribaltata un'autovettura, con eccezionale coraggio, cosciente sprezzo del pericolo ed esemplare altruismo, non esitava, nonostante il sopraggiungere di altri veicoli, a soccorrere e trarre in salvo la conducente del mezzo incidentato, rimasta all'interno dell'abitacolo in stato di shock. Nel frangente veniva travolto da un'automobile, condotta ad altissima velocità da un uomo sotto l'effetto di sostanze alcoliche, perdendo tragicamente la vita. Chiaro esempio di elette virtù civiche ed altissimo senso del dovere, spinti sino all'estremo sacrificio."

Alla toccante cerimonia in memoria dell'app. Francesco Deias hanno preso parte il prefetto della provincia di Cagliari Giovanni Balsamo, il comandante provinciale di Cagliari col. Michele Sirimarco, la compagna dell'appuntato con il figlioletto Francesco di due anni e mezzo, diversi ufficiali del comando provinciale di Cagliari con alcuni comandanti di compagnia, quasi tutti i sindaci dei comuni che ricadono nel territorio di competenza della compagnia di Dolianova con fascia tricolore, il responsabile regionale dell'associazione nazionale carabinieri in congedo Gen. Murtas e numerosi appartenenti alle sezioni Anc di Dolianova, Senorbì, Cagliari, Sinnai e Settimo San Pietro.

Erano presenti, inoltre, numerose persone che avevano conosciuto in vita l'app. Deias, una rappresentativa dell'unione sportiva dilettantistica Dolianova calcio ed altre persone che hanno fatto sentire con la loro vicinanza l'affetto all'arma dei carabinieri.